Città del Vaticano L’afa si fa sentire sulla capitale, l’anticiclone africano è atteso con un ulteriore aumento delle temperature, e il Papa emerito desidera un po’ di...
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Nel palazzo di Castel Gandolfo il Papa emerito vi ha trascorso non solo le vacanze, ma anche il periodo di esilio che si era imposto dopo le sue dimissioni. Vi soggiornò due mesi fino al ritorno in Vaticano, il 2 maggio del 2013. Pregava, passeggiava verso il laghetto con i pesci rossi e le carpe nel «giardino della Madonnina», leggeva, studiava, scriveva, suonava il piano. A volte rilegge brani di teologi del concilio, come l’«Estetica teologica» di Hans Urs von Balthasar.
Alla vigilia della partenza per «il Castello», il 27 febbraio 2013, Ratzinger spiegò che non avrebbe abbandonato la Croce, descrivendo la propria rinuncia con la profondità del grande teologo: «Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di San Pietro”.Cosa che naturalmente continuerà a fare anche se in ferie a Castello. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero