Alta tensione in Forza Italia. Stamattina il Comitato di presidenza ha revocato la prevista assemblea dei parlamentari con il chiaro obiettivo di tentare di arginare le polemiche...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma la riunione si è trasformata i fatto in un tutti contro tutti. Gli esponenti più vicini a Berlusconi come Giovanni Toti, Maria Rosaria Rossi e Paolo Romani hanno attaccato Denis Verdini e Gianni Letta giudicati troppo accomodanti nei confronti del presidente del Consiglio. Verdini però non viene sfiduciato da Berlusconi: «Non è mai venuta meno la fiducia nei suoi confronti», aveva sottolineato l'ex Cavaliere ieri al Quirinale dove è arrivato proprio con Letta. Ma oggi è esploso l’inferno.
Accuse e contraccuse che si sono succedute dopo un incontro che il principale oppositore interno a Berlusconi, affaele Fitto, ha avuto con il leader. Incontro senza alcun risultato con Berlusconi che ha offerto a Fitto di fare il coordinatore e il politico pugliese che ha rifiutato di fronte ad un partito ingovernabile. Fitto vorrebbe l’azzeramento di tutte le cariche e una sterzata della linea politica verso una robusta opposizione al governo Renzi. L'obiettivo è la rottura definitiva e non per finta del patto del Nazareno. Ma su quest'ultimo punto bisognerà avere la pazienza di attendere che il polverone di queste ore si depositi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero