«Crisi isteriche gravi» stanno causando a gay e «checche varie» la possibilità che la legge sulle unioni civili venga bocciata. Roberto Formigoni,...
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Formigoni, galvanizzato dal dietrofront di Grillo, pubblica un messaggio provocatorio verso tutto il mondo gay: «L'odore della sconfitta sulla legge Cirinnà sta procurando crisi isteriche gravi su gay, lesbiche, bi-transessuali e checche varie. Non è bello, poverini». Qualche ora dopo, Guerini legge e si indigna per le parole del senatore della maggioranza: «Tweet indecente, da vergognarsi. Punto», gli scrive.
«Accetto di essere criticato, non di essere distorto, stravolto, strumentalizzato. Nel mio tweet di ieri sera non ho insultato nessuno, mi sono limitato a constatare che alcune persone gay, lesbiche ecc... stanno avendo crisi isteriche. Il testo è inequivocabile, si tratta di alcune specifiche persone (a me note) e non di una annotazione generale rivolta a "erga omnes"», si è difeso Formigoni. «Del resto la lingua italiana è precisa: in italiano, l'assenza dell'articolo determinativo indica chiaramente che si tratta di casi specifici. Se avessi voluto offendere un intera categoria di persone avrei usato l'articolo determinativo: i gay, le lesbiche ecc... Così non ho fatto, accetto di essere criticato, non distorto», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero