«Non so di cosa parlate, continuo a leggere queste cose sui giornali». Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti si allontana a passo svelto dalla conferenza stampa sui...
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Più tranchant il ministro per la famiglia e vicesegretario della Lega Lorenzo Fontana che va giù dritto: «I pm? Stanno perdendo tempo, non ci sono soldi da cercare». «Noi non ne sappiamo niente, se trovano quialcosa sarà una curiosità anche per noi», alza le mani Giorgetti ribadendo il concetto.
La vicenda si è colorita di un capitolo tutto romano. Da quando la procura di Roma ha trasmesso ai colleghi genovesi gli atti relativi all'inchiesta su Luca Parnasi, l'imprenditore arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla costruzione dello stadio di Tor di Valle. Dalle indagini era emerso che Parnasi aveva finanziato l'associazione Più Voci, riconducibile al Carroccio. Nelle intercettazioni Parnasi era contento di aver agganciato i leghisti. I soldi destinati alla Lega sarebbero 250mila euro nel 2015, e altri 200mila destinati, nel 2018, alla Fondazione “Più voci” riconducile al Carroccio e presieduta proprio dal tesoriere Giulio Centemero. Sono le somme che la procura di Genova sta cercando di rintracciare, dopo la condanna per truffa aggravata ai danni dello Stato dell’ex segretario Umberto Bossi e dell’ex tesoriere Francesco Belsito.
Su questo Giorgetti alza le spalle: «Non lo so, io non ne so niente». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero