Florida, si rivedono dopo anni: lei è il giudice, lui è l'imputato

Florida, si rivedono dopo anni: lei è il giudice, lui è l'imputato
È scoppiato in un pianto disperato quando si è reso conto che il giudice che doveva decidere della sua sorte era lei, una delle sue più care compagne di scuola: come se il peso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È scoppiato in un pianto disperato quando si è reso conto che il giudice che doveva decidere della sua sorte era lei, una delle sue più care compagne di scuola: come se il peso di ciò che aveva combinato gli fosse crollato improvvisamente addosso, si è stretto la testa tra le braccia come per voler sparire.




Una riunione di classe inaspettata avvenuta in uno dei luoghi più improbabili: un tribunale di Miami, in Florida. Giovedì scorso il giudice, Mindy Glazer, presiedeva il caso di un uomo arrestato per furto con scasso. Ma scrutando bene l'imputato si è accorta che quella faccia non le era del tutto nuova: quell'uomo sul quale si trovava a decidere era proprio Arthur Booth, il bambino con cui aveva diviso pomeriggi di studio e di gioco alla Nautilus Middle School.



E così, quando ha chiesto se avesse frequentato quella scuola, Arthur ha spostato lo sguardo sul monitor: i suoi occhi sono diventati sfavillanti, un sorriso si è aperto sulla sua bocca. Quella era la sua amichetta, la persona con cui era cresciuto e con la quale non si sentiva da anni. Un secondo dopo, però, la vergogna ha preso il sopravvento e ha iniziato a piangere. Per l'umiliazione si è messo la testa dentro le braccia e si è accasciato su una scrivania continuando a ripetere: «Oh mio Dio. Oh mio Dio».



«È mia abitudine chiedere agli imputati cosa sia successo, signore – dice il giudice – Mi dispiace vederla qui». Poi, rivolgendosi all'aula, continua: «Era il bambino più grazioso di tutta la scuola, il migliore di tutto l'istituto. Guardate adesso cosa gli è successo».



Melissa Miller, una cugina dell'uomo, ha raccontato come la vita di Arthur sia stata rovinata dalla droga: ragazzo sempre studioso, si dedicava all'atletica prima di iniziare a drogarsi e cadere nel vortice del crimine. «È stato un incontro fortuito – ha detto la ragazza – speriamo che questa sia per lui una sveglia, uno stimolo per tornare sulla strada giusta». L'incontro tra i due vecchi compagni di scuola si è chiuso con un in bocca al lupo e un rinvio: per adesso Arthur rimarrà in carcere con una cauzione fissata a 44mila dollari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero