Tre minuti di violenza inaudita. Centodiciotto secondi in cui Simon Clarke, 44 anni, ha pensato di morire dopo essere stato ferocemente attaccato da 35 ragazzi che nella notte di...
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Il massacro è iniziato quando Clarke, padre di due figli, ha deciso di uscire da casa per rimproverare un gruppo di giovani che stavano lanciando pietre. Non poteva immaginare che dietro un furgoncino, a poca distanza, si nascondevano altri uomini armati di spranghe che si sono scagliati contro di lui appena lo hanno sentito parlare.
«Continuavano a ripetermi che mi avrebbero ucciso e io ho pensato che sarei morto – ha detto – Volevo solo andare fuori per rimproverarli, non mi ero nemmeno messo le scarpe. Ma poi ho visto che erano molti di più di quelli che avevo visto da casa mia e si dirigevano contro di me con mazze da baseball e da golf. Mi hanno circondato e hanno iniziato a colpirmi con violenza. Sono crollato a terra sotto i loro colpi». Tre drammatici minuti di pestaggio interrotti solo da suo fratello George, 50 anni, che è riuscito a trascinarlo in casa dopo essere stato anche lui colpito alla testa: una volta dentro, Clarke ha iniziato a tossire sangue: è stato portato d'urgenza al Bradford Royal Infirmary, dove i medici lo hanno preso in cura. Ha riportato contusioni alle costole, tagli sulla testa, ha una mascella gonfia e una serie di lividi su tutto il corpo. Inoltre, è costretto a usare un bastone a causa di un ginocchio gonfio. Adesso è tornato a casa e ha paura a mettere piede fuori dalla porta. «Se non fosse stato per mio fratello, penso che le cose sarebbero potute andare molto peggio – ha detto Clarke - In realtà non volevo che George venisse, perché sapevo che lo avrebbero picchiato. Quegli uomini avrebbero massacrato chiunque quella notte».
Ora il video dell'attacco è al vaglio della polizia ed è stato caricato on line dove è stato visualizzato da oltre 400mila persone. Secondo una prima ricostruzione, pare che la banda abbia attaccato altre persone in un parco prima di sfogare la rabbia contro Clarke. Gli agenti sono sulle tracce dei responsabili dell'attacco, ma ancora nessun sospetto è stato fermato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero