Fiumicino, si arrende boss della 'Ndrangheta condannato per maxitraffico di droga

Fiumicino, si arrende boss della 'Ndrangheta condannato per maxitraffico di droga
Un latitante calabrese condannato in primo grado a 20 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, aggravata dal metodo mafioso,...

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Un latitante calabrese condannato in primo grado a 20 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, aggravata dal metodo mafioso, Bruno Crisafi, si è costituito all'aeroporto di Fiumicino, a Roma. È quanto si legge in un comunicato della questura della capitale. L'uomo era proveniente da Perth, in Australia, dove da tempo aveva trovato rifugio grazie a dei parenti. All'arrivo ha trovato i finanzieri del Gico e gli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Servizio Centrale Operativo (Sco) che, con la collaborazione della polizia di Frontiera Aerea, lo hanno arrestato e portato in carcere.


Crisafi era sfuggito nel 2015 a un'operazione antidroga abbandonando l'Italia. Nel maggio 2016 il Tribunale di Roma gli ha inflitto la pesante condanna per traffico di stupefacenti. Crisafi assieme al fratello Vincenzo e ad Andrea Rollero, considerati contigui alla cosca di 'ndrangheta Giorgi alias Cicero, benché residenti a San Luca (Reggio Calabria), erano da tempo a Roma con una rete di connivenze. In Italia i tre curavano la vendita all'ingrosso della droga, secondo quanto accertato dalle indagini e sancito in primo grado.
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Il Messaggero