Fiume Veneto, uccise il figlio drogato: 77enne resta in carcere

Fiume Veneto, uccise il figlio drogato: 77enne resta in carcere
Aveva ucciso il figlio tossocdipendente con un colpo di pistola, al culmine di un litigio. A distanza di tre anni, Franco Dri, di 77enne, resterà in cercere. L'ha...

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Aveva ucciso il figlio tossocdipendente con un colpo di pistola, al culmine di un litigio. A distanza di tre anni, Franco Dri, di 77enne, resterà in cercere. L'ha stabilito la Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dall'avvocato Giancarlo Zannier contro la decisione del Tribunale di sorveglianza di Trieste, che aveva negato a Dri i domiciliari. I fatti risalgono al 26 gennaio 2015 e sono avvenuti a Fiume Veneto (Pordenone).


Dri, armato di una pistola regolarmente detenuta, fece fuoco contro il figlio Federico, 47 anni, dopo una lite. La vittima, che da tempo era tornata a vivere nella casa dei genitori, era morta al termine di un delicato intervento chirurgico all'ospedale di Pordenone. All'origine della tragedia, avvenuta davanti agli occhi impotenti della madre e moglie rispettivamente della vittima e dell'assassino, c'erano i problemi di droga del 47enne. L'anziano, dopo aver scontato una parte della pena ai domiciliari, da ottobre 2017 si trova in carcere a Treviso per la pena residua di cinque anni, due mesi e 17 giorni di reclusione. Nei mesi scorsi per l'uomo è stata presentata richiesta di grazia al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: la petizione è stata sottoscritta anche da più di mille concittadini dell'anziano.
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Il Messaggero