Firenze, studentesse usa stuprate, al via incidente probatorio: in aula nessun incontro con i carabinieri indagati

Firenze, studentesse usa stuprate, al via incidente probatorio: in aula nessun incontro con i carabinieri indagati
È iniziato stamani l'incidente probatorio per le due studentesse americane che sarebbero state violentate da due carabinieri in servizio a Firenze. I carabinieri...

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È iniziato stamani l'incidente probatorio per le due studentesse americane che sarebbero state violentate da due carabinieri in servizio a Firenze. I carabinieri indagati sono Marco Camuffo e Pietro Costa, entrambi sospesi dal servizio, accusati di aver violentato, la notte del 7 settembre scorso, in un palazzo del centro storico di Firenze le due giovani statunitensi di 20 e 21 anni. L'udienza davanti al Gip del Tribunale di Firenze, Mario Profeta, si tiene nell'aula bunker, la stessa in cui si sono celebrati in passato i processi per le stragi di mafia e del 'mostro di Firenzè. Le due studentesse, che sono rientrate in Italia appositamente per l'udienza, sono arrivate a bordo di furgoni per evitare eventuali contatti sia con gli indagati ma anche con i giornalisti assiepati all'esterno dell'aula bunker.


L'incidente probatorio fissato per oggi serve per raccogliere le testimonianze delle due giovani statunitensi in modo da poter utilizzare la loro versione dei fatti in un eventuale processo senza la necessità della loro presenza in aula. L'incidente probatorio si tiene in modalità 'protettà: le ragazze saranno interrogate nell'aula, ma non potranno essere viste dagli indagati. I carabinieri assisteranno all'esame, ma si troveranno in una stanza diversa, separati da un vetro-specchio. La violenza sessuale da parte dei due militari dell'Arma, che la notte del 7 settembre scorso erano in servizio, avvenne poco dopo aver accompagnate a casa le due ragazze americane con la gazzella di ordinanza, poco dopo averle conosciute all'uscita da una discoteca. Durante gli interrogatori, condotti dalla pm Ornella Galeotti, gli indagati hanno confermato di aver avuto un rapporto con le due studentesse, ma hanno escluso la violenza.
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Il Messaggero