Filippine, arrestata senatrice avversaria di Duterte: prese soldi dai narcotrafficanti quando era ministro

Filippine, arrestata senatrice avversaria di Duterte: prese soldi dai narcotrafficanti quando era ministro
La senatrice Leila de Lima, principale oppositrice del presidente filippino Rodrigo Duterte e della sua guerra contro il narcotraffico, è stata arrestata per un caso di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La senatrice Leila de Lima, principale oppositrice del presidente filippino Rodrigo Duterte e della sua guerra contro il narcotraffico, è stata arrestata per un caso di droga. Il mandato è stato emesso dal tribunale regionale di Muntinlupa, nella periferia della città di Manila, una settimana dopo che contro di lei erano state depositate tre accuse formali. «Siamo molto delusi per l'emissione del mandato», ha detto il suo avvocato Alex Padilla, notando che l'udienza sul caso era stata programmata per domani. «La corte ha preso la decisione sulla base di niente», ha affermato.


Secondo le accuse depositate dal governo filippino, de Lima avrebbe ricevuto 5 milioni di pesos, consegnati a casa sua, quando era ministro della Giustizia tra il 2010 e il 2016, per consentire ai narcotrafficanti detenuti nei penitenziari nazionali di gestire il commercio di droga dall'interno del carcere. 

 Dopo un primo momento in cui sembra si fosse rinchiusa nel suo ufficio all'interno del Senato, dove la polizia normalmente non interviene, Leila De Lima ha affermato che si consegnerà dopo aver trascorso la notte con la sua famiglia. «Voglio solo andare a casa e stare con la mia famiglia. Tornerò qui domani mattina e aspetterò che vengano ad arrestarmi», ha detto ai giornalisti prima di lasciare il Senato e tornare a casa. «Devo anche prendere le cose che mi porterò in prigione», ha aggiunto con la voce rotta dal pianto.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero