Usa, il figlio di Mohammed Alì fermato all'ufficio immigrazione: «Perché ti chiami così? Sei musulmano?»

Usa, il figlio di Mohammed Alì fermato all'ufficio immigrazione: «Perché ti chiami così? Sei musulmano?»
Nel clima di diffidenza verso i musulmani che si respira in tutto l'occidente, e ancora di più nell'America di Trump, può succedere che anche il figlio di...

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Nel clima di diffidenza verso i musulmani che si respira in tutto l'occidente, e ancora di più nell'America di Trump, può succedere che anche il figlio di Mohammed Alì venga considerato un individuo sospetto. L'episodio è accaduto in Florida ormai quasi venti giorni fa, ma si è appreso solo oggi: Mohammed Alì junior, 44 anni,  e sua madre Khalilah Camacho-Alimadre, seconda moglie del più grande pugile di tutti i tempi, sono stati fermati dall'ufficio immigrazione dell'aeroporto di Fort Laudendale. Di ritorno da un viaggio in Giamaica, i due - ha riferito un avvocato che ha assistito all'episodio - sono stati trattenuti e interrogati per almeno due ore. L'uomo in particolare ha dovuto rispondere a domande del tipo: «Perché ti chiami così?» o «Sei musulmano?».


Mohammed Alì junior è nato a Filadelfia e ha naturalmente il passaporto statunitense. È il quarto dei nove figli di Cassius Clay, il leggendario atleta che per gli Stati Uniti vinse l'oro olimpico e il titolo mondiale dei pesi massimi, e che negli anni Sessanta si convertì all'islam e decise di cambiarsi nome, adottando quello del profeta Maometto.
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Il Messaggero