Usa, la figlia di Bush raccoglie fondi per Hillary Clinton

Barbara Bush (a sinistra) con la madre Laura
Barbara Bush, una delle figlie dell'ex presidente George W. Bush, ha partecipato ad una festa per la raccolta di fondi in favore di Hillary Clinton che si è svolta a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Barbara Bush, una delle figlie dell'ex presidente George W. Bush, ha partecipato ad una festa per la raccolta di fondi in favore di Hillary Clinton che si è svolta a Parigi durante la settimana della Moda. Lo rivela oggi la Cnn pubblicando una foto, postata sui social media da diversi partecipanti alla serata, in cui la Bush è in posa al fianco di Huma Abedin, una delle più strette collaboratrici di Clinton che ha organizzato il ricevimento insieme ad Anna Wintor, la direttore di Vogue.


Non sono ancora arrivati commenti ufficiali né dallo staff di Clinton ne da quello della famiglia Bush. Ma dalla foto arriva l'ennesima conferma del fatto che lo storico clan repubblicano non ha assolutamente digerito la sconfitta di Jeb Bush alle primarie ed appare sempre più intenzionato a non appoggiare Donald Trump alle prossime elezioni, non escludendo la possibilità di votare per Hillary. Nelle scorse settimane Kathleen Kennedy, la figlia di Bob, ha rivelato che George H. Bush le avrebbe confidato che voterà per Clinton. Non vi sono state ancora, comunque, dichiarazioni ufficiali di voto in favore della democratica da parte dei Bush, con Jeb che ha dichiarato che non voterà per Trump, ma neanche per la Clinton.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero