Brizzi, spuntano gli sms che lo scagionano: «Ora chiederemo i danni»

Brizzi, spuntano gli sms che lo scagionano: «Ora chiederemo i danni»
ROMA C'è un messaggio che più di ogni altro sembra aver convinto i magistrati che Fausto Brizzi e la giovane aspirante attrice che lo ha poi denunciato,...

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ROMA C'è un messaggio che più di ogni altro sembra aver convinto i magistrati che Fausto Brizzi e la giovane aspirante attrice che lo ha poi denunciato, avessero in realtà una certa empatia. Arriva il giorno dopo dell'incontro che avrebbe dovuto essere incriminato, e dice: «Ho provato sensazioni veramente piacevoli». A scriverlo è la trentenne che ha presentato querela contro il regista, dopo aver raccontato la sua verità a Dino Giarrusso, ex Iena, ora parlamentare del Movimento 5 stelle.


LE CHIAMATE
Sono ancora i tabulati telefonici della donna a rivelare che tra i due si era creato un rapporto, quantomeno di amicizia. Diverse le telefonate. Tanto che Brizzi, così come ha dichiarato ai pm coordinati dall'aggiunto Maria Monteleone, pur avendo sostenuto di non aver avuto niente di sessuale con nessuna delle denuncianti, ha aggiunto: «Semmai si è trattato di un contesto di piacevole condivisione. Io, se proprio devo dare una valutazione - ha dichiarato riguardo ai suoi rapporti con l'aspirante attrice - pensavo di piacerle, soprattutto per come si era sviluppata l'interazione tra di noi». E del resto, la donna nei suoi sms si lamentava anche per il fatto che le avesse regalato dei libri, senza aver pensato a una dedica personale. Un rimprovero che, secondo i pm Francesca Passaniti e Pantaleo Polifemo, si concilia male con una denuncia per violenza sessuale.
Va detto, comunque, che la procura è entrata in possesso dei messaggi proprio per mano della stessa denunciante che li ha consegnati spontaneamente. Un fatto che stupisce, visto il contenuto, e che fa pensare un po' ai condizionamenti legati al clima che si respirava in quei giorni, dopo la vicenda che aveva portato allo scandalo Weinstein in America, e che è costata a Brizzi mesi di ostracismo e di fango. Con la carriera messa a dura prova e le dimissioni presentate per ragioni di opportunità dalla società di produzione Wildside, il licenziamento in tronco dalla Warner Bros e l'uscita del film di Natale, Poveri ma ricchissimi, senza il suo nome.
La Procura ha ascoltato anche le altre denuncianti, sebbene le loro querele siano arrivano fuori dai tempi di legge, sono state effettuate le indagini, e alla fine hanno deciso di chiudere il fascicolo con una richiesta di archiviazione, usando una formula piena: perché il fatto non sussiste. La risposta definitiva dovrà darla il gip, probabilmente a settembre.

IL RISARCIMENTO

Ma nel frattempo, chi risarcirà Brizzi per il danno subito? Il suo difensore, Antonio Marino, preferisce non anticipare le decisioni. Anche se è certo che il regista chiederà un risarcimento alle ragazze che lo hanno denunciato, e probabilmente pure alla trasmissione Le Iene, che rivelò la vicenda. Mentre, nei prossimi giorni, Brizzi tornerà sul set per un nuovo film nell'ambito dell'accordo sottoscritto con il produttore Luca Barbareschi. Il titolo: Modalità aereo.

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Il Messaggero