Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che reintroduce le tabelle per la classificazione delle sostanze stupefacenti (continua a leggere) e che prevede anche...
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Per quanto riguarda i farmaci, il decreto contiene nuove misure per l'uso dei prodotti "off label", cioè l'impiego di farmaci non conforme a quanto previsto dalla scheda tecnica autorizzata dal ministero della Salute, vietati dalla disciplina attuale. Si prevede, ha spiegato Lorenzin, che in presenza di farmaci "fuori indicazione" in altri Paesi, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) «abbia il potere di iniziare d'ufficio una sperimentazione clinica sul farmaco, finanziandola con i propri fondi». Nel caso l'azienda titolare di brevetto non dia il consenso, il diniego verrà reso pubblico da Aifa.
Tale norma, ha sottolineato Lorenzin, «è rispettosa del principio della sicurezza» per i pazienti, ma anche del «diritto dei brevetti». Inoltre, permettendo l'utilizzo di farmaci eventualmente meno onerosi ma di cui si provata la sicurezza la norma «garantisce al contempo effetti positivi in termini di risparmio per il Sistema sanitario nazionale».
È «molto importante il ripristino delle tabelle» delle sostanze stupefacenti, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, «per colmare un vuoto» creatosi a seguito della sentenza della Consulta sulla legge Fini-Giovanardi. A sottolinearlo il ministro dell'Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, che aggiunge: è «importante anche l'approfondimento in sede parlamentare» che si avrà nei prossimi giorni «sul tema della classificazione delle droghe e di tutte le conseguenze». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero