Far West in centro a Napoli, ​notte di follia: feriti tre poliziotti

Far West in centro a Napoli, notte di follia: feriti tre poliziotti
Vestire una divisa per rappresentare la legge a Napoli può trasformarsi nel più ingrato dei compiti. O dei lavori, se fai il poliziotto o il carabiniere. Ciò...

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Vestire una divisa per rappresentare la legge a Napoli può trasformarsi nel più ingrato dei compiti. O dei lavori, se fai il poliziotto o il carabiniere. Ciò che altrove - in ogni parte del mondo - è il simbolo dello Stato qui diventa quasi un disvalore. Tre agenti della Questura di Napoli feriti: è l’ultimo bilancio di una assurda notte di follia che ricorda da vicino quanto accaduto già il 16 ottobre scorso nel cuore del centro storico, a piazza Bellini, dove un centauro a bordo di uno scooter non si era fermato all’alt e aveva centrato in pieno un poliziotto che gli aveva intimato l’alt.


Stesso copione, ma stavolta è successo poco distante. Siamo in via Cesare Rosaroll, a due passi da Porta Capuana. Sono le 22,15 di sabato, e nella zona sono stati predisposti - come di consueto - alcuni posti di blocco. La zona è quella che resta sempre rovente, anche se ormai la faida dei baby boss di Forcella è finita da un pezzo. Ma lungo questa strada, così come nel dedalo di vicoli che la tagliano in lungo e in largo, rimane un tasso di criminalità (piccola e grande) che resta elevatissimo.

In strada c’è una pattuglia del Reparto prevenzione crimine Campania. Quattro uomini in servizio, tutti in divisa. Uno di loro si accorge dell’arrivo a tutta velocità di un Honda SH con a bordo due persone (un uomo e una donna), entrambi senza casco. L’agente alza la paletta e intima ai due di fermarsi: per tutta risposta il conducente dà gas all’acceleratore. Il mezzo centra in pieno il poliziotto. I colleghi lo soccorrono, e immediatamente lanciano l’allarme via radio alla centrale operativa della Questura fornendo le indicazioni dello scooter ormai in fuga.

Scatta immediatamente la caccia ai fuggitivi, che coinvolge numerose pattuglie già presenti in zona. Alla Ferrovia solo qualche ora prima s’è scatenato un altro parapiglia che ha costretto diverse Volanti e motociclisti ad un superlavoro per catturare un algerino armato di pistola alle Case Nuove. Nel frattempo l’agente ferito - che perde sangue per un profondo taglio alla testa - viene ricoverato all’ospedale Cardarelli, dove i medici gli diagnosticano un trauma cranico e lesioni varie.

Le indicazioni del centro radio sono precise: gli investitori sono fuggiti guadagnando l’imbocco di salita Pontenuovo; ed è lì che si dirige una pattuglia motorizzata dei «Falchi». La coppia di agenti intercetta l’Honda SH e lo tallona: ne nasce un inseguimento che semina il panico anche tra passanti e automobilisti, e che si prolunga fino a via Foria. Qui accade l’imponderabile. Un giovane di 18 anni sfreccia da una traversa a bordo della sua minicar e si trova improvvisamente di fronte i due «Falchi». L’impatto è inevitabile. I due poliziotti vengono disarcionati dalla moto e si feriscono: il primo in maniera leggera, il secondo riportando la frattura di un polso. Arrivano altri soccorsi e le ambulanze. Ma per i due delinquenti in fuga quell’incidente è provvidenziale: riescono a far perdere le proprie tracce anche se verranno (inutilmente) ricercati per l’intera notte. 
Posti di blocco e ricerche proseguono, nel tentativo di individuare l’investitore. Sembra la scena in fotocopia che a metà del mese scorso fece rischiare la vita a un altro agente in servizio su strada. Assurdo. In quel caso, però, provvidenziali risultarono le immagini di videosorveglianza stradale che avevano registrato l’investimento; questa volta - a quanto pare - gli investigatori non sarebbero riusciti a trovare telecamere che hanno ripreso l’impatto iniziale. 

Per l’incidente del 16 ottobre era stato poi arrestato un 19enne, Filippo Viola, incensurato. «Non volevo investirlo, mi dispiace... chiedo scusa», continuò a ripetere il ragazzo nel corso dell’interrogatorio rispondendo alle domande del pm Graziella Arlomede. Ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio: la stessa che toccherà al pirata della strada che in via Rosaroll ha deliberatamente centrato un altro servitore dello Stato. Colpevole solo di avere fatto il proprio dovere di poliziotto.


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Il precedente investimento in piazza Bellini Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero