Londra, due morti per overdose nella discoteca: lo storico Fabric chiuso per sempre

Londra, due morti per overdose nella discoteca: lo storico Fabric chiuso per sempre
Il Fabric chiuderà per sempre. La licenza del noto locale inglese è stata revocata in seguito alla morte di due ragazzi che avrebbero assunto droga all'interno...

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Il Fabric chiuderà per sempre. La licenza del noto locale inglese è stata revocata in seguito alla morte di due ragazzi che avrebbero assunto droga all'interno della discoteca. La decisione è arrivata nelle prime ore di mercoledì mattina, quando il consiglio comunale ha ritenuto le perquisizioni effettuate dallo staff del locale “Inadeguate e in violazione della licenza”. In poche parole, il personale del Fabric avrebbe dovuto essere più attento alle sostanze che i clienti portavano all'interno del locale e vigilare sul comportamento degli avventori. Per di più, le operazioni di polizia sotto copertura hanno accertato un consumo abituale di droga e gli addetti “non potevano non sapere”.


«L'intervento del personale e della sicurezza è stato grossolano e inadeguato», si legge nella decisione del Consiglio, che ha voluto sottolineare le condizioni in cui si trovava buona parte dei clienti: «Sudorazione, occhi rossi e vitrei, sguardo nel vuoto» i tipici sintomi, insomma, dell'assunzione di droga sintetica. A nulla è servita una raccolta di 150.000 firme, promossa dalle figure di spicco del locale per fermare l'ordinanza: la licenza è revocata e una delle discoteche più famose del mondo chiuderà i battenti. «Per 15 anni ho avuto il privilegio di essere parte del migliore club underground del mondo, sono veramente senza parole» ha twittato Dj Hype.


La decisione del consiglio è arrivata dopo le pressioni della polizia che ne chiedeva la chiusura per i due decessi in meno di nove settimane. Si tratta di due adolescenti morti tra giugno e agosto di quest'anno. Ad oggi la licenza è stata revocata ufficialmente, ma la colossale mobilitazione che si è vista finora, potrebbe cambiare le carte in tavola. Il sindaco di Londra Sadiq Khan, a cui è stata recapitata la petizione firmata da 150.000 persone ha commentato così: «I club rappresentativi di Londra sono parte fondamentale della nostra cultura. La mia squadra ha parlato con tutti i soggetti coinvolti e stiamo cercando una soluzione per tenere aperto il club e allo stesso tempo proteggere la sicurezza di chi vuole godersi la “clubbing scene” londinese».    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero