Ex presidente di facebook lancia allarme: «Sfrutta le vulnerabilità psiche umana»

Ex presidente di facebook lancia allarme: «Sfrutta le vulnerabilità psiche umana»
Facebook e gli altri social media «approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana» con un meccanismo che crea dipendenza come una droga, «Dio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Facebook e gli altri social media «approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana» con un meccanismo che crea dipendenza come una droga, «Dio solo sa cosa sta facendo alla mente dei bimbi». Ad affermarlo è un 'osservatore privilegiatò come Sean Parker, inventore di Napster e fra i primi collaboratori di Mark Zuckerberg fino a diventare presidente della società di Menlo Park, che in un evento pubblico ha detto di considerarsi un 'obiettore di coscienzà dei social media.


«Il processo creativo dietro queste applicazioni, a partire da Facebook, è stato 'come posso consumare più tempo e attenzione possibile?' - spiega Parker, che ha fondato e dirige il Parker Institute for Cancer Immunotherapy -. E questo voleva dire cercare il modo di dare una piccola dose di dopamina ogni tanto, ad esempio un 'likè alla tua foto o al tuo post. E questo porta a produrre più contributi, che danno più interazioni e commenti. È un 'loop' di validazione sociale, esattamente quello che un 'hacker' come me cerca perché si sta sfruttando una vulnerabilità della psicologia umana». «I creatori, gli inventori, come me, Mark, Kevin Systrom di Instagram, lo capivamo perfettamente. Ma l'abbiamo fatto lo stesso», conclude Sean Parker.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero