«Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto, io ho usato la parola "sabotaggio", che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada...
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Il giudice ha respinto la richiesta della procura di fare testimoniare l'architetto Mario Virano, presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, e questa circostanza è stata accolta con favore dalla difesa. «Diversamente - ha detto l'avvocato Gianluca Vitale - questo sarebbe diventato un processo contro l'intero movimento No Tav e con una apologia del Tav».
«Se sarò condannato non farò ricorso. Quello che ho da dire è quello che ho già detto». Ha ribadito Erri De Luca in una delle pause del processo. «Uno scrittore - ha aggiunto - deve difendere le sue opinioni, che in questo caso per me sono poi diventate convinzioni. Cosa altro deve fare se non difenderle?». De Luca, rispondendo ai giornalisti, ha escluso ogni possibile equiparazione fra il suo processo e «il massacro» alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero