Si sottopone a un intervento di riduzione dello stomaco, ma muore per delle complicanze. Erika Colombatto, aveva 23 anni, e si è spenta in una clinica di Ponte...
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«Scusa se non sono riuscito a fare niente», scrive in un post su Facebook. I due si erano sposati un anno fa e avevano costruito insieme una famiglia, Younes adesso vuole vederci chiaro e cercare di dare giustizia alla madre di suo figlio, nonostante il grandissimo vuoto che ha lasciato nella sua vita. Ieri ci sono stati i funerali, ma adesso si cerca di fare chiarezza sulla vicenda. Erika sveva già subito quattro interventi e cinque anestesie, ma durante questa ultima operazione il suo cuore ha smesso di battere. Ufficialmente il referto medico parla di “arresto cardiaco” in sala operatoria.
Gli amici e la famiglia hanno lanciato diversi appelli per chiedere aiuto. «Voglio la verità sulla morte di mia figlia. Voglio sapere cos'è successo. Voglio chiarezza». Lo dice Sergio Colombatto, padre di Erika. Il referto medico parla di «arresto cardiaco», ma il papà è convinto che ci siano delle responsabilità precise. «Le hanno detto che era obesa e così si è sottoposta all'intervento», continua il padre. «Tutto sembrava essere andato per il meglio - prosegue -. Poi la tac ha rilevato una fistola e da lì è iniziato il deperimento fisico». Sino al decesso, lo scorso 26 luglio. I funerali di Erika, che lascia il marito e un figlio di pochi mesi, si sono svolti oggi a Torino. Sul caso indagano i carabinieri di Bergamo.
Il Policlinico San Pietro di Bergamo ha chiesto un «riscontro diagnostico per approfondire le cause» della morte di Erika. Lo precisa in una nota la direzione sanitaria del Policlinico, dove la giovane paziente era ricoverata per sottoporsi a una procedura di chirurgia bariatrica. Il Policlinico San Pietro, prosegue la nota, «esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia in questo momento di grande dolore e piena fiducia ai chirurghi e ai rianimatori dell'ospedale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero