Ema: Tajani chiede a Juncker tutta la documentazione

Ema: Tajani chiede a Juncker tutta la documentazione
Giovedì potrebbe essere il giorno della verità per capire se Milano ha qualche possibilità di ospitare la sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema)...

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Giovedì potrebbe essere il giorno della verità per capire se Milano ha qualche possibilità di ospitare la sede dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) che, dopo l'addio a Londra causa Brexit, è stata assegnata con un sorteggio finale ad Amsterdam.


La città olandese deve però costruire un nuovo edificio e nel frattempo non assicura gli spazi adeguati. Per questo domani la commissione Ambiente del Parlamento Ue (che deve votare la nuova sede di Ema quando lascerà l'Inghilterra) andrà sul posto a fare un sopralluogo e incontrare le autorità dei Paesi Bassi, oltre al direttore dell'Agenzia del Farmaco, Guido Rasi.

Nel frattempo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha scritto al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker per chiedergli di visionare «tutti i dettagli» del dossier olandese, inclusa la parte che è stata secretata come confidenziale. La richiesta arriva lo stesso giorno in cui a sorpresa si è dimesso il segretario generale della Commissione Ue, l'olandese Alexander Italianer, responsabile della valutazione tecnica dei requisiti delle città candidate a ospitare l'Agenzia. Al suo posto tra l'altro, è stato nominato il capo di gabinetto di Juncker, Martin Selmayr.

Da Milano, con accanto il sindaco Giuseppe Sala, il premier Paolo Gentiloni ha assicurato che sulla scelta «la città, la Regione e il governo stanno lavorando e continueranno a lavorare per verificare che il processo sia stato fatto con correttezza e trasparenza, perché se così non fosse non sarebbe un torto solo a Milano ma un torto all'Italia e all'Europa».

L'Italia, insomma, agirà in Europa per capire come è maturata veramente l'assegnazione dell'Agenzia del Farmaco ad Amsterdam. E lo farà «con lo stesso spirito e capacità di fare squadra, senza battute elettoralistiche» che sono serviti ad ottenere Expo e a portare avanti per Ema una proposta che è arrivata «in finalissima quando tutti all'inizio davano per vittoriosa la capitale slovacca».

Secondo il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, «l'Italia aveva tutte le carta in regola per fare prevalere Milano ma è stata truffata a causa di un governo di incapaci». «L'Europa ha il dovere di portare Ema a Milano», è il titolo della petizione lanciata su change.org dai deputati Pd Lia Quartapelle ed Emanuele Fiano insieme al candidato Mattia Mor, convinti che l'Olanda non abbia i requisiti.


In realtà, non si tratta tanto di una «contrapposizione Amsterdam-Milano», secondo l'europarlamentare Giovanni La Via, che fa parte della commissione in partenza domani per i Paesi Bassi. «Ad Amsterdam - ha spiegato - vogliamo vedere quali sono le condizioni nelle quali dovrà operare l'agenzia Ema, se ci sono tutte quelle premesse che erano state messe sul tavolo dal governo olandese oppure se c'è qualcosa di diverso e corrispondente. In questo caso ovviamente faremo le nostre valutazioni e usciremo chiaramente dicendo che non ci potrebbero essere le condizioni di operatività che invece il governo olandese ha promosso».

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Il Messaggero