Elicottero Renzi, PalazzoChigi: «Motivi di sicurezza sconsigliano il treno»

Elicottero Renzi, PalazzoChigi: «Motivi di sicurezza sconsigliano il treno»
«Per motivi di sicurezza al premier in questo momento si applica il più alto livello di sicurezza. E' frequente che Renzi si sposti in aereo ed elicottero, oltre che in...

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«Per motivi di sicurezza al premier in questo momento si applica il più alto livello di sicurezza. E' frequente che Renzi si sposti in aereo ed elicottero, oltre che in macchina, mentre è raro che possa usare il treno». A Palazzo Chigi non hanno molta voglia di commentare l'atterraggio di emergenza avvenuto ieri mattina dell'elicottero della presidenza del Consiglio nel campo di calcetto alle porte di Arezzo e solo in serata fonti vicino al premier vergano una nota che rimanda nella sostanza a quanto spiegato a gennaio in occasione dell'uso del Falcon che Renzi fece per andare sulla neve con la famiglia.




RACCONTO

Stavolta però l'accenno al «più alto livello di sicurezza» che coinvolge anche gli spostamenti del premier sembrano rimandare a minacce ben più concrete e poco reclamizzabili. E' forse per questo che a palazzo Chigi non c'è voglia di raccontare nel dettaglio quante volte Renzi usi l'elicottero per rientrare da Pontassieve a Roma. Si fa solo notare che «questi spostamenti sono tecnicamente ”voli di Stato” e come tali sono disciplinati dalla legge 111 del 2011». Inoltre che «questi voli, per quanto riguarda il presidente del Consiglio, non vanno annotati sul sito della presidenza. Nel volo di ieri mattina c'era anche il sottosegretario Luca Lotti». Il racconto finisce qui se non fosse per un'aggiunta necessaria per rispondere alle polemiche che sono montate nelle ore successive. «Se qualcuno vuole fare campagna su questo, si accomodi, la faccia pure - spiegano da palazzo Chigi - Il presidente del Consiglio non solo ha usato, ma usa e continuerà ad usare i mezzi a sua disposizione secondo quanto prevede la normativa». Tutto qui, sostengono a palazzo Chigi. Se non fosse che lo stesso Renzi aveva inaugurato l'avvio della sua presidenza con il più sobrio uso del treno. Mezzora d'auto da Pontassieve a Firenze più un'ora e mezza di percorrenza in treno sino a Termini. Ovviamente, data la popolarità del personaggio, tutto condito da decine di selfie, autografi e assedio di fans, curiosi e giornalisti. Probabilmente proprio ciò che ha indotto la sicurezza a preferire mezzi privati, come l'auto, l'elicottero di ieri e gli aerei del 31 Stormo dell'Aereonautica di stanza a Ciampino, perennemente controllati dai militari.



INCOLUMITA'


Oltre al vantaggio temporale, ci sarebbe quindi un grado di allarme tale da costringere il premier ad evitare mezzi pubblici, come il treno, difficilmente controllabili. Quindi, anche per evitare di mettere a rischio l'incolumità degli altri passeggeri e di arrecare disagio, palazzo Chigi ribadisce la necessità di uso, da parte del presidente del Consiglio, «dei mezzi a disposizione» e che gli uomini della sicurezza consigliano di volta in volta. Nessun abuso, sostiene palazzo Chigi, facendo riferimento alla necessità di applicare al premier il «più alto livello di sicurezza» che ovviamente rimanda alle minacce che a vario livello l'Italia ha avuto negli ultimi mesi.

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Il Messaggero