Regeni, l'Egitto: «Terrorismo dietro l'omicidio, nostri rapporti con l'Italia restano saldi»

Regeni, l'Egitto: «Terrorismo dietro l'omicidio, nostri rapporti con l'Italia restano saldi»
Una fonte di alto rango della presidenza egiziana ha ribadito la convinzione del Cairo che dietro la tortura a morte di Giulio Regeni vi siano terroristi islamici. «Il...

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Una fonte di alto rango della presidenza egiziana ha ribadito la convinzione del Cairo che dietro la tortura a morte di Giulio Regeni vi siano terroristi islamici. «Il terrorismo in Egitto non è finito e cerca di danneggiare i rapporti tra l'Egitto stesso e altri paesi come è stato nel caso del cittadino italiano Giulio Regeni», ha dichiarato all'Ansa la fonte altamente qualificata.

 

«Attraverso quest'atto coloro che vogliono colpire l'Egitto e la regione e coloro che sono legati a gruppi terroristici hanno addossato sul ministero dell'Interno egiziano la responsabilità dell'uccisione di Regeni», ha aggiunto la fonte della presidenza del Cairo. La fonte ha ricordato «le conferme del presidente Abdel Fattah Al Sisi secondo le quali il terrorismo cerca di danneggiare i rapporti egiziani con gli altri paesi prendendo di mira le comunità straniere come avvenuto nel caso dell'aereo russo» esploso sul Sinai a fine ottobre «o facendo circolare voci che nuocciono alle relazioni dell'Egitto con altri paesi, come nel caso dell'omicidio di Regeni». La dichiarazione è stata resa dalla presidenza per chiarire una frase pronunciata da Sisi il 20 febbraio in un discorso a Sharm El Sheikh quando, in maniera evidentemente troppo sintetica, aveva detto: «Chi ha abbattuto l'aereo russo che voleva? Voleva danneggiare solo il turismo? No, voleva danneggiare le nostre relazioni con la Russia e l'Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero