Egitto, serpenti giganti minacciano le «detenute del carcere femminile Al Qanatir»

Egitto, serpenti giganti minacciano le «detenute del carcere femminile Al Qanatir»
Le famiglie delle detenute del carcere femminile Al Qanatir hanno lanciato un grido di allarme: «Aiutateci serpenti giganti sono presenti nelle celle del carcere e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le famiglie delle detenute del carcere femminile Al Qanatir hanno lanciato un grido di allarme: «Aiutateci serpenti giganti sono presenti nelle celle del carcere e terrorizzano le prigioniere».  Lo riporta Egypt Today.it, nel sito c'è il racconto di  Abdul Rahman Abdullah che ha due persone della sua famiglia arrestate «i miei parenti sono già in carcere solo perché vittime della libertà di espressione, ora c’è la paura che possa succedergli qualcosa di grave perché il carcere è pieno di serpenti.


La sicurezza ha trovato tre uova di serpente e le ha eliminate. Ma ce ne sono tanti. La storia è diventata insopportabile e terrorizza le prigioniere». Intanto Nasser Amin, membro del Consiglio nazionale per i diritti umani ha confermato la testimonianza di Abdul Rahman in una dichiarazione nel giornale Tahrir News dove ha detto: «Non abbiamo ancora visitato la prigione, ma ci sono arrivati molti reclami e lamentele da dentro il carcere, questo conferma la correttezza delle testimonianze. L’amministrazione del carcere deve intervenire immediatamente con una bonifica di tutta l’area, noi stiamo organizzando una vista veloce nel carcere per la settimana prossima». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero