Ebola, Ban Ki-moon: «Epidemia può essere fermata entro 2015»

Ebola, Ban Ki-moon: «Epidemia può essere fermata entro 2015»
L'epidemia di ebola può essere fermata «da metà del prossimo anno» se il mondo accelera la sua risposta contro il virus. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'epidemia di ebola può essere fermata «da metà del prossimo anno» se il mondo accelera la sua risposta contro il virus. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, parlando da Washington a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.


Secondo quanto riporta la Bbc, il segretario generale ritiene che, «se continuiamo a dare risposte veloci e a combattere il virus, possiamo contenerlo e fermare l'epidemia dalla metà del prossimo anno».







Preoccupa il Mali. Ban Ki-moon avverte anche che, sebbene il numero di nuovi casi sia diminuito in alcune parti dell'Africa occidentale, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è «particolarmente preoccupato» per la situazione in Mali, dove sono morte sei persone e sono state segnalate recenti infezioni. «Ho incaricato il capo di 'Mission for Ebola Emergency Responsè (UnMeer) Anthony Banbury di istituire con urgenza basi di assistenza» nel Paese africano, ha detto Ban Ki-moon, aggiungendo che «la nuova catena di trasmissione in Mali è causa di profonda preoccupazione».



Migliaia di morti. Più di 5.400 persone morte in Guinea, Sierra Leone e Liberia (AdnKronos) - Per il capo della missione Onu per l'azione urgente contro l'ebola Banbury, «la minaccia resta reale». E secondo David Nabarro, inviato speciale Onu per il virus, il numero di casi continua ad aumentare e il tasso di infezione ha iniziato a rallentare.



I punti caldi. Ma ci sono ancora «punti caldi» dell'epidemia nel nord della Guinea e nell'ovest della Sierra Leone, oltre alla situazione in Mali. Guinea, Sierra Leone e Liberia sono stati i Paesi maggiormente colpiti dall'epidemia: 2.027 casi e 1.214 decessi in Guinea, 7.082 casi e 2.963 morti in Liberia e 6.190 casi e 1.267 decessi in Sierra Leone. Totale, più di 5.400 persone morte in questi tre Paesi, insieme ad altri tra Nigeria, Mali, Spagna e Stati Uniti.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero