Alcune grida, poi il silenzio. Alexandra Riffeser era ormai morta, quando sua sorella è salita nell'appartamento per vedere cosa stava succedendo. Il marito Johannes...
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Alle 13.15 la sorella si insospettisce per le urla che provvengono dall'appartamento di Alexandra. Le bimbe in questo momento sono con la nonna in un'altra zona della casa. La donna trova la sorella, ormai esanime, riversa a terra in una pozza di sangue. Il marito sembra non reagire e non accenna a voler scappare. In pochi istanti arrivano le prime pattuglie di polizia e poco dopo anche il pm bolzanino Igor Secco. Johannes Beutel viene accompagnato al commissariato per l'interrogatorio, mentre nell'appartamento si mette al lavoro la scientifica. Alcuni coltelli saranno analizzati in laboratorio. Ci potrebbe infatti essere più di una arma del delitto. Dagli inquirenti non trapela nulla sulla dinamica e il movente del delitto.
Davanti al maso si raduna un gruppetto di cronisti e fotografi, qualche vicino che passa si dice incredulo di quanto accaduto. Quattro donne sono state uccise negli ultimi mesi in Alto Adige. Lo scorso aprile a Bressanone Monika Gruber, di 57 anni, è stata uccisa dal marito a coltellate. A luglio Nicoleta Caciula, la donna rumena di 46 anni, è stata trovata strangolata nel suo appartamento a Brunico. Per il delitto è stato prima arrestato e poi rilasciato per un errore formale il nipote. Ad agosto, durante le vacanze in un albergo in val Gardena, Rita Pissarotti, 60 anni di Parma, è stata uccisa dal marito con 19 coltellate. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero