Si è costituito in una caserma dei carabinieri in Calabria ed ha confessato il delitto Agostino Siciliano, il 30enne sospettato di avere sgozzato a Misterbianco Marina...
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Il giovane, che stava rientrando in auto a Taranto dove vive, appena uscito dalla casa, subito dopo il delitto, ha incontrato degli amici ai quali avrebbe detto: «Ho fatto una sciocchezza, una grande sciocchezza...». Poi è fuggito. Questo è stato l'indizio che ha spostato subito le indagini dei carabinieri su di lui. Il movente è da collegare alla relazione che il giovane aveva avuto con una figlia della vittima, relazione iniziata dopo una prima conoscenza su internet e che la donna aveva cercato in ogni modo di contrastare. Non solo: dopo la fine della storia tra i due, Marina Zuccarello aveva cercato di persuadere il 30enne, laureato, dal continuare a cercare la figlia.
Il procuratore della Repubblica etnea, Carmelo Zuccaro, si è detto «molto soddisfatto della risoluzione del caso per un lavoro molto serrato e puntuale da parte della magistratura e dei carabinieri di Misterbianco. La risoluzione di questo caso ha anche una grande importanza perché non getta nello sconforto una intera comunità che si era allarmata per quanto avvenuto stamattina». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero