Il premier Giuseppe Conte ha parlato del decreto sicurezza appena approvato dall'esecutivo a Palazzo Chigi. Il nodo, naturalmente è quuello del Colle che nutre dubbi di...
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Mattarella informato. «Quando c'è un decreto, cortesia istituzionale prevede che si anticipi i contenuti e un testo. Cosa che è stato fatto anche in questo caso. C'è stata una interlocuzione. Non dico che Mattarella abbia approvato eccetera, non sarebbe rispettoso del galateo istituzionale... Il Presidente avrà tutto l'agio di fare eventuali rilievi».
"Non cacciamo nessuno". «Non cacciamo dall'oggi al domani nessuno, rendiamo più efficace il sistema per i rimpatri». Lo dice il premier Giuseppe Conte, parlando al termine del cdm. «Non smantelliamo alcunché - sottolinea - rileviamo che la protezione umanitaria che doveva essere marginale è arrivata al 25%». «Se non governiamo la realtà, la realtà ci sopravanza», conclude.
"Garanzia diritti". «Rispetto all'ordinaria formulazione abbiamo unificato in un'unica struttura normativa, più funzionale anche in ragione della complementarietà delle materie, i testi su migranti e sicurezza. L'obiettivo è riorganizzare l'intero sistema di riconoscimento della protezione internazionale per adeguarla agli standard europei. Ci siamo accorti che c'erano disallineamenti significativi rispetto ad altri Paesi europei». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando del decreto su immigrazione e sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero