Corea del Nord, Kim Jong-un cambia idea: anche lui avrà le “squadre del piacere” con le giovani vergini

Corea del Nord, Kim Jong-un cambia idea: anche lui avrà le “squadre del piacere” con le giovani vergini
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NEW YORK – Snelle ed eleganti, con la pelle perfetta, un’ottima salute, e, naturalmente, vergini. Ragazzine scelte sui banchi di scuola, da una commissione di “esperti”, strappate alle famiglie, e restituite solo dieci anni dopo, con l’obbligo di tenere la bocca chiusa. Queste sono le “squadre del piacere” che il dittatore della Corea del nord aveva rimandato a casa dopo la morte del padre, ma che ha appena deciso di riconvocare a palazzo.


Pare che il 33enne Kim Jong-un abbia particolarmente apprezzato i massaggi e le cure che le infermiere gli avevano dato dopo una grave crisi di gotta, al punto di volersi circondare di ragazzine perennemente, come usava fare anche il padre, Kim Jong-il. I compiti di questa “squadra” tuttavia vanno ben oltre i massaggi e le cure offerte dalle infermiere in clinica, e includono spogliarelli e prestazioni sessuali. Queste attività non avvengono al palazzo, ma in alcune ville private appartenenti ai vip del regime. Dopotutto, il dittatore è sposato e ha anche un bambino, e sollazzarsi con ragazzine obbligate a una vita di schiavitù sessuale deve apparire disdicevole anche nella società ipermaschilista e totalitaria della Corea del nord.
 
Da quando è asceso al trono di dittatore, dopo la morte del padre nel dicembre del 2011, Kim è stato anche più assolutista e repressivo del padre e del nonno. Ha fatto giustiziare una settantina di personalità, incluso uno zio, e ha dato ordine di accelerare il programma nucleare come diretta sfida contro gli odiati Stati Uniti. Negli ultimi due mesi ha anche fatto processare e spedire in prigione – ai lavori forzati – due cittadini americani, con l‘accusa di essere spie. I due sono lo studente Otto Warmbier, condannato a 15 anni, e Kim Dong Chul, un cittadino americano di origini sud-coreane, che si è visto comminare 10 anni. Osservatori indipendenti si sono detti certi che nessuno dei due sia davvero una spia.
 
Le Nazioni Unite hanno condannato la corsa al nucleare di Kim Jong-un e hanno imposto ulteriori sanzioni economiche contro il regime. Ma i tiranni di PyongYang hanno già dimostrato nel passato – sia il padre che il nonno di Kim – che non hanno alcuna remora a far soffrire i propri concittadini. A loro e ai loro fedeli non manca nulla – cibo raro, vini e liquori, film e tv, internet, abiti e oggetti di lusso – mentre alla popolazione può mancare l’essenziale.
 
E chi si lamenta rischia la vita. Anche per questo le famiglie delle ragazzine subiscono in silenzio. Alcuni anni fa una giovane che aveva fatto parte delle “squadre del piacere” alla corte del vecchio tiranno, il padre di Kim, è riuscita a fuggire e ha raccontato che allora appena compivano 25 anni venivano “messe in pensione”. Alcune venivano  rimandate a casa con un gruzzolo di 4 mila dollari – pari a circa due anni di reddito di una famiglia media – altre venivano date in moglie a vecchi generali e spedite a vivere in luoghi reconditi.
 

Le ragazzine che vengono reclutate adesso devono firmare un accordo in cui si impegnano a non rivelare nulla di quel che succederà loro. E devono essere soggette a una rigorosa visita medica, incluso una ginecologica. Dovrebbero avere anche una voce dolce e delicata e saper cantare. Lo spietato dittatore ha infatti un debole per la musica leggera, soprattutto se interpretata da giovani donne.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero