Salvini e Di Maio, le strade si dividono

Salvini e Di Maio, le strade si dividono
Si dividono, per la prima volta dopo quasi novanta giorni, le strategie politiche del M5S da quelle della Lega. Una divaricazione che potrebbe riconsegnare del tutto Matteo...

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Si dividono, per la prima volta dopo quasi novanta giorni, le strategie politiche del M5S da quelle della Lega. Una divaricazione che potrebbe riconsegnare del tutto Matteo Salvini, al momento del voto, all’alleanza con il centrodestra o alla corsa solitaria. Lasciato solo sulla faccenda della messa in stato d’accusa del Capo dello Stato, ieri sera Di Maio ha compiuto una doppia strambata. Prima ha di fatto ritirato le accuse al presidente della Repubblica e poi ha riaperto i giochi per un esecutivo politico anche guidato da Matteo Salvini o Giancarlo Giorgetti.


Una doppia eventualità che il leader della Lega ha stoppato confermando i dubbi di coloro che dal 4 marzo sostengono che Salvini non ha mai avuto voglia di prendersi responsabilità di governo e ha chiesto l’incarico solo quando era sicuro di non poterlo avere. Non solo. Il reiterato “no” a Giorgetti conferma l’esistenza di qualche crepa tra i due. 

Resta il fatto che Di Maio insiste per far partire un governo, anche senza l’euroscettico Paolo Savona, ma lo vorrebbe politico e con il M5S dentro. Salvini non vuole però rinunciare al piano B del professor Savona e dice no, anche se è pronto a far partire il governo Cottarelli. Magari con un’estensione o uscendo dall’aula. Di Maio però non lo può fare e così ora i due sostengono ipotesi di governo contrapposte mentre i mercati finanziari continuano ad essere nervosi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero