Fare quadrato su Fiumicino. Senza perdere altro tempo. Senza scaricare responsabilità e, soprattutto, moltiplicare i problemi che affliggono da tempo lo scalo romano. No quindi...
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LA SVOLTA
Il ministro, rettificando l'ad di Alitalia, Silvano Cassano, il quale aveva apertamente criticato l'immobilismo di Adr sul fronte degli investimenti e chiesto 80 milioni di danni per il rogo del Terminal 3, dà atto al concessionario di avere fatto il proprio dovere fino in fondo. Anche in considerazione del blocco delle tariffe durato 10 anni. Certo, spiega, adesso bisogna davvero correre perché lo «scalo romano sta scontando vent'anni di ritardi». Ritardi, ma il ministro non lo dice apertamente, che riguardano non solo Adr, che pur sta accelerando al massimo, ma tutto il sistema che ruota intorno all'aeroporto. Dalle infrastrutture autostradali e ferroviarie ben lontane dagli standard europei, agli handler, troppi e male organizzati che creano il caos bagagli, fino alle compagnie low cost, che in questi giorni hanno creato non pochi disagi.
LA PROPOSTA
Per uscire dall'impasse serve quindi un tavolo per affrontare e, si spera, risolvere le questioni aperte. Un tavolo, dice Delrio, aperto a tutte le parti in causa (soggeti pubblici, privati ed enti locali) che il governo coordinerà. Perché se è vero che «c'è stata una paralisi nello sviluppo aeroportuale negli ultimi vent'anni», è altrettanto evidente che adesso è «necessaria un'accelerazione per colmare il deficit strutturale di un hub internazionale che movimenta oggi, tra partenza e arrivi, oltre 40 milioni di persone ogni anno».
Aeroporti di Roma, ha riferito il ministro (che ha incontrato in mattinata il presidente di Adr Fabrizio Palenzona, l'ad Lorenzo Lopresti e l'ad di Atlantia Giovanni Castellucci), si è impegnata «a recuperare il gap non solo per eliminare il ritardo nella realizzazione degli investimenti previsti dal contratto di programma, ma anche per eseguire, contestualmente, tutti gli investimenti necessari per garantire una migliore accoglienza e sicurezza all'interno dell'aeroporto di Fiumicino». Nel 2014, ha ricordato Delrio, «sono stati realizzati investimenti per 353 milioni di euro, più del doppio rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 sono previsti investimenti per oltre 300 milioni a fronte degli originari 220 e nel 2016 sono previsti 454 milioni a fronte dei 219 inizialmente previsti con un incremento notevolissimo rispetto agli investimenti che sono stati programmati. Per far fronte al ritardo nelle strutture. Quindi, con gli investimenti del 2016 avremo un incremento nel quinquennio di oltre 135 milioni che porteranno il piano di investimenti a 1,12 miliardi». I passeggeri, ha concluso Delrio rivolgendosi a tutte le parti, «devono essere sempre al centro». Intanto si profilano «sanzioni pecuniarie rilevanti e pesanti» per le compagnie coinvolte nei disservizi seguiti agli incendi, prima fra tutte la spagnola Vueling.
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Il Messaggero