«Cosima deve prendersi le sue responsabilità e raccontare la verità. Siamo sempre allo stesso punto, non ha fatto altro che ripetere quello che ha detto prima». Così Concetta...
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Il consulente Francesco Abbinante, nominato dalla Corte, è stato sentito sulla trascrizione di alcune intercettazioni telefoniche tra Sabrina Misseri e il padre Michele e tra la stessa Sabrina e Concetta Serrano, madre di Sarah, e con sua madre, Cosima Serrano.
La difesa di Sabrina ha mosso alcuni appunti sulle trascrizioni e in aula sono state ascoltate le conversazioni oggetto di discussione.
Sono in corso dichiarazioni spontanee da parte di Cosima Serrano, zia di Sarah, condannata in primo grado all'ergastolo per l'omicidio insieme a Sabrina.
In aula è stata riascoltata anche gran parte di un lunga telefonata tra Giuseppina Scredo e Cosima Prudenzano, rispettivamente moglie e suocera di
Giovanni Buccolieri, il fioraio di Avetrana (Taranto) che riferì agli inquirenti, per poi dire che si era trattato di un sogno, di aver visto il 26 agosto 2010 (giorno dell'uccisione di Sarah) Cosima Serrano costringere la quindicenne a salire a bordo della sua auto, dove - secondo l'accusa - probabilmente c'era anche Sabrina. Buccolieri è indagato in un altro procedimento per false dichiarazioni al pubblico ministero.
«Si è parlato tanto di invidia, gelosia, ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, di quale rancore? - ha detto Cosima - Ci siamo sempre aiutati l'un l'altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte».
«Alcuni amici di Sarah le dicevano che il padre era un delinquente. Noi mai detto questo, lo può dire anche Claudio (fratello di Sarah, ndr)», ha aggiunto tra le lacrime e i singhiozzi.
Quando gli investigatori le chiesero dove si trovasse Michele Misseri, all'ora di pranzo del 26 agosto
2010, risposi «che stava in casa», ha detto Cosima Serrano precisando di non aver mai saputo in quale parte della villetta si trovasse esattamente.
«Mio marito ha tentato di aggredirmi due volte. La prima con un'accetta, la seconda volta in campagna con una pietra». Lo ha riferito Cosima Serrano, parlando di Michele Misseri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero