Fanatico religioso decapita un amico col machete: «L'ho fatto perché praticava magia nera»

Fanatico religioso decapita un amico col machete: «L'ho fatto perché praticava magia nera»
Le convinzioni religiose li avevano sempre divisi. Dicevano di non essere amici ma, come in quel pomeriggio, trascorrevano molto tempo insieme giocando a carte, facendo uso di...

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Le convinzioni religiose li avevano sempre divisi. Dicevano di non essere amici ma, come in quel pomeriggio, trascorrevano molto tempo insieme giocando a carte, facendo uso di droghe, dibattendo e litigando sulla religione e sulla magia nera. Lui, Isaiah Marin, 21anni, era un fanatico della religione cristiana.








Dall'altra parte Jacob Crockett, 19 anni, che in qualche occasione si era vantato di praticare la stregoneria. Due mondi inavvicinabili a tal punto che Isaiah aveva deciso che Jacob non meritasse più di vivere. E così ha fatto: lo ha ucciso, lo ha quasi decapitato e dopo ha allertato il 911 per raccontare cosa avesse fatto.



Mercoledì scorso i due ragazzi e il fratello di Isaiah avevano deciso di trascorrere un pomeriggio a casa di Jacob a Stillwater, in Oklahoma. Prima di una partita a carte, i tre avevano fatto uso di droghe e avevano come sempre iniziato a discettare su Dio e la Bibbia da un lato e la magia nera e l'occulto dall'altro. Poi la partita a carte aveva preso il via. Sembrava un pomeriggio come tanti fino a quando Isaiah ha cominciato a “giocare” con una lunga lama muovendola in aria. «Stai attento» gli ha intimato il fratello alzandosi e allontanandosi dal tavolo da gioco. «Non vorrei mai tagliarti» gli ha urlato Isaiah mentre iniziava a colpire Jacob con l'arma. Quando il fratello è tornato non poteva credere ai suoi occhi: c'era sangue ovunque, un cadavere giaceva a terra quasi decapitato e Isaiah era sporco di sangue. Spaventato il ragazzo è scappato via mentre il fratello lo inseguiva cercando di calmarlo, promettendogli che avrebbe avuto una spiegazione al suo gesto tramite una serie di lettere che gli avrebbe scritto dal carcere. Poco dopo Isaiah ha chiamato la polizia per confessare: «Ho ucciso qualcuno con un machete» ha detto con voce ferma prima di iniziare a farneticare su Dio, il sacrificio e la magia.



Il ragazzo ha tentato di fuggire prima di essere arrestato dalla polizia ancora sporco di sangue e con l'arma in mano. Secondo gli investigatori Isaiah, prima di commettere l'omicidio, aveva guardato su internet dei video legati alla fede cristiana e ai libri di Matteo. L'assassino aveva anche due pagine su Facebook in cui scriveva pensieri e messaggi bizzarri sulla religione. Adesso si trova in carcere ed è detenuto senza cauzione: dovrà rispondere di omicidio di primo grado. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero