Angela Merkel spiata dalla Nsa fin dal lontano 2002. La rivelazione è del tedesco Spiegel il quale spiega anche che Obama avrebbe assicurato alla cancelliera di essere rimasto...
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Merkel nel mirino della Nsa dal 2002. La Merkel fu spiata dalla Nsa dal 2002 e fino a poco prima del suo incontro con il presidente Usa Barack Obama nel giugno scorso, riferisce lo Spiegel online. Secondo il giornale, che cita documenti segreti della Nsa, lo spionaggio delle conversazioni della cancelliera avveniva dall'ambasciata americana a Berlino, sulla Pariser Platz. Per lo Spiegel, il suo nome (indicato come 'GE Cancelliera Merkel') compare in una lista di obiettivi del Dipartimento S2C32 'Ufficio Unione Europea' lista ancora valida poco prima della visita di Obama in Germania nel giugno 2013. Il documento non chiarisce quale tipo di dati sia stato raccolto dagli americani, e se tutte le telefonate o solo alcune siano state ascoltate.
Obama all'oscuro. Barack Obama non sapeva che la cancelliera Angel Merkel era intercettata dai servizi Usa, altrimenti avrebbe chiesto di interrompere immediatamente le operazioni. Sempre secondo Der Spiegel è quanto avrebbe detto lo stesso Obama alla Merkel, quando si sono parlati per telefono nei giorni scorsi. In recenti contatti tra Usa e Germania l'Amministrazione Usa non avrebbe negato che la cancelliera sia stata intercettata in passato. Parlando con il consigliere di politica estera della cancelliera, Christoph Heusgen, la responsabile per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Susan Rice, ha escluso infatti qualsiasi intercettazione presente e futura, ma non passata.
Un centro Nsa a Roma. Nel 2010 gli Stati Uniti possedevano circa 80 centri di spionaggio in Europa, comuni a Cia e Nsa, di cui uno a Roma, scrive inoltre Der Spiegel, basandosi su documenti di Edward Snowden, la 'talpa' del Datagate. Secondo il settimanale i centri erano due in Germania, a Berlino e Francoforte, per un totale di 19 in Europa, 80 nel mondo. Der Spiegel cita anche città europee come Parigi, Madrid, Praga e Ginevra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero