Orrore a Padova, lanciano dall'auto otto cagnolini cuccioli: un passante li vede e li salva

I cuccioli abbandonati
BARBONA (PADOVA) - Non sapevano cosa farsene, di quegli otto cuccioli, e li hanno buttati letteralmente dal finestrino. Un'intera cucciolata è stata salvata l'altra notte...

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BARBONA (PADOVA) - Non sapevano cosa farsene, di quegli otto cuccioli, e li hanno buttati letteralmente dal finestrino. Un'intera cucciolata è stata salvata l'altra notte da un automobilista di passaggio, che ha visto in diretta l'abbandono delle bestiole: il "salvatore" stava viaggiando nella nottata fra sabato e ieri sulla provinciale che collega Barbona a Vescovana, quando ha notato un movimento strano nella macchina che precedeva la sua.




La vettura ha rallentato, poi dal finestrino è stato lanciato in un campo uno scatolone. Quindi il veicolo si è allontanato a gran velocità. Il testimone ha capito che c'era qualcosa di strano e si è fermato, correndo subito a vedere cosa c'era nella scatola di cartone. Con sua grande sorpresa ha trovato otto batuffoli che guaivano disperati: i cagnolini, che non hanno neanche due mesi di vita, erano molto spaventati. Ma le loro condizioni erano tutto sommato buone.



L'automobilista ha subito chiamato l'Azienda sanitaria locale e la cucciolata è stata portata nel canile di Monselice. Nel frattempo la vicenda si è diffusa su Facebook, destando grande rabbia e facendo partire un'ondata di affetto nei confronti dei cagnolini.



«Al momento non sono visibili o adottabili, dobbiamo prima fare i vaccini e tutte le verifiche del caso - avvertono però dalla struttura monselicense - sono tutti molto piccoli ed è rischioso che vengano maneggiati in questo momento. Certo, verranno dati in adozione e una marea di persone si è fatta viva per loro, ma prima ci sono delle procedure da espletare».



Dal canile fanno sapere che chiunque sia intenzionato ad adottare uno dei "cuccioli dello scatolone" può lasciare nome e numero di telefono via mail, via Facebook o telefonando direttamente alla struttura. «Mi ha chiamato l'Ulss in mattinata, raccontandomi quello che era successo - spiega Francesco Peotta, sindaco di Barbona - io ho postato la vicenda su internet anche per diffondere la foto dei cuccioli, non si sa mai che sia gente dei dintorni. Ma vogliamo in ogni caso lanciare un appello - conclude il sindaco - perché queste cose non si ripetano mai più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero