Cucchi, esposto contro il perito la Procura aprirà un'inchiesta

Cucchi, esposto contro il perito la Procura aprirà un'inchiesta
Dopo la denuncia della sorella di Stefano Cucchi, il procuratore capo Giuseppe Pignatone assicura vaglierà personalmente l'esposto In Procura. La denuncia presentata ieri...

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Dopo la denuncia della sorella di Stefano Cucchi, il procuratore capo Giuseppe Pignatone assicura vaglierà personalmente l'esposto In Procura. La denuncia presentata ieri dalla sorella di Stefano Cucchi e che prende di mira l'operato del consulente della Procura, il medico legale Paolo Albarello, è sulla scrivania del procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone. Nelle prossime ore il capo dei pm capitolini deciderà, dopo aver personalmente vagliato le dieci pagine depositate dalla Cucchi e dai suoi genitori negli uffici di piazzale Clodio, in che modo procedere. In base a quanto filtra la Procura intende avviare un fascicolo che però sarà circoscritto ai soli episodi indicati nell'esposto e non costituirà una riapertura delle indagini sulla morte del trentunenne geometra romano.




La riapertura. Una eventuale riapertura degli accertamenti su cosa avvenne tra il 16 e il 22 ottobre del 2009, come precisato dallo stesso Pignatone nei giorni scorsi, sarà subordinata all'esame di tutto il carteggio e delle motivazioni di assoluzione della corte di assise di appello di medici, infermieri e guardie penitenziarie. L'esposto contro Albarello ha scatenato un vero botta e risposta tra l'ex direttore di medicina legale della Sapienza (che ha annunciato una controquerela) e la sorella di Cucchi.



I dubbi. «Lo abbiamo scritto e ripetuto più volte: ci sono lesioni che sono sospette - ha detto Albarello in una intervista - Noi non siamo in condizioni di dire se qualcuno gli ha sbattuto la testa contro il muro

facendolo cadere o se invece ha fatto tutto da solo. In ogni caso, ripeto, non sono queste le cause del suo decesso». Per Albarello «evidentemente non tengono conto che il mio parere, e quello di tutti i colleghi che hanno lavorato con me, è stato confermato anche dai periti della Corte d'Assise, scelti a Milano», cioè che Stefano Cucchi è stato ucciso dalla negligenza dei medici. «Non è stato semplice muovere rilievi a dei colleghi».



Ilaria Cucchi. Alle parole del medico-legale ha replicato la Cucchi affermando che «il professor Arbarello ha annunciato querela per diffamazione e calunnia contro di noi ed ha nominato il professor Coppi per avere maggiori garanzie possibili di vittoria. Saremo gli unici ad essere condannati per la morte di Stefano». «Albarello - prosegue - difende l'operato dei colleghi periti e pure quello dei magistrati. Mio fratello è morto per il dolore tremendo alla colonna vertebrale ed all'addome per un globo vescicale di urina di ben un litro e mezzo che gli ha prodotto lacerazioni interne». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero