Crolla cavalcavia sull'A14, Emidio e Antonella insieme da 36 anni

Crolla cavalcavia sull'A14, Emidio e Antonella insieme da 36 anni
Una vita insieme, sempre a fianco anche nella piccola azienda di famiglia. Tanti progetti in comune, e la gioia di un nuovo nipotino in arrivo. Tutto spazzato via in un attimo dal...

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Una vita insieme, sempre a fianco anche nella piccola azienda di famiglia. Tanti progetti in comune, e la gioia di un nuovo nipotino in arrivo. Tutto spazzato via in un attimo dal crollo di un ponte lungo l'autostrada A14. Emidio «Mimmo» Diomede, 60 anni, e Antonella Viviani, 54, erano sposati da 36 anni. Vivevano a Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno, in una casa vicina all'ufficio postale. Lui era originario di Controguerra, in Abruzzo, lei di San Benedetto del Tronto. «Erano due persone eccezionali. Il Signore li ha chiamati a sé troppo presto», le uniche parole che il figlio Daniele riesce a dire ai giornalisti davanti all'obitorio di Ancona, dove madre e padre sono stati portati in serata.


Insieme Antonella e Mimmo gestivano un'azienda di confezioni a Colli del Tronto. Avevano chiamato con nomi identici anche i loro due figli, Daniela e Daniele, quest'ultimo ex team manager della Sambenedettese calcio, con la moglie in attesa di partorire a giorni. «La notizia della tragedia che ha colpito questa famiglia rattrista immensamente non solo me, ma tutta la comunità di Spinetoli, città alla quale Emidio e Antonella erano legatissimi e noi tutti a loro», le parole del sindaco di Spinetoli Alessandro Luciani.

È lui a spiegare ai cronisti che la coppia viaggiava a bordo della Nissan Qasqhai travolta dal ponte perché Antonella, reduce da un intervento chirurgico, doveva sottoporsi a un controllo medico nell'ospedale di Torrette ad Ancona. Lo stesso dove poco dopo le 18 due carri funebri hanno trasportato le loro salme, con una scorta della polizia.


«Persone squisite, attaccate al nostro territorio tanto da contribuire non solo economicamente all'organizzazione di feste ed eventi, ma partecipandovi personalmente, soprattutto d'estate», racconta il sindaco. «Con la loro ditta in passato avevano anche sponsorizzato società sportive della zona, sempre disponibili a dare una mano ai giovani». «A loro - prosegue Luciani - ero legato non solo come sindaco, ma soprattutto per la grande amicizia che ci univa, così come con i due splendidi figli Daniela e Daniele ai quali va l'abbraccio sincero di tutta la comunità di Spinetoli». «È un lutto che ci colpisce e in Giunta vedremo come commemorarli in occasione dei funerali», conclude Luciani.


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Il Messaggero