Bufera sul grillino Vito Crimi per un post contro Silvio Berlusconi. L'esponente 5 stelle, componente della Giunta delle elezioni e delle immunità (e quindi della camera di...
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Nel manifesto firmato 'Cuore azzurro', anche questo postato sulla pagina del senatore grillino, c'è la scritta: «Odiato dai poteri forti, amato dalla gente. Silvio non mollare». I manifesti sono comparsi stamani in tutta Roma, abusivi, per mano dei senatori del Pdl Francesco Giro e Stefano De Lillo. «Ho voluto far affiggere a Roma un manifesto in difesa dell'onorabilità di Silvio Berlusconi nel giorno in cui una giunta del Senato ne deciderà ingiustamente la decadenza da parlamentare dichiarandone addirittura la indegnità. Una vicenda della quale dovremmo tutti vergognarci», ha rivendicato il gesto Giro.
E sulla bacheca di Crimi appare il commento, con la citazione della fonte, in cui si legge: «Ma vista l'età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l'ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con "Non mollare" non è che intende "Non mollare peti e controlla l'incontinenza"».
Il post del grillino Crimi, apparso su Facebook a Giunta in corso sulla questione della decadenza di Berlusconi, fa insorgere il Pdl che con il presidente dei senatori Renato Schifani chiede la sospensione dei lavori, ritenendo fondata la richiesta di ricusazione verso alcuni membri.
«Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle elezioni è in Camera di Consiglio, l'esponente del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi, sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato - ha dichiarato Schifani -. Un comportamento intollerabile che conferma la bontà della nostra richiesta di ricusazione di alcuni membri della Giunta ed inficia gravemente la legittimità dei lavori del collegio».
Stefano. «Non era un motivo sufficiente per sospendere la seduta».
Sulla possibilità di sostituire i componenti della Giunta, comunque, è addirittura il Regolamento del Senato a specificare all'art. 19, comma 2, che i senatori nominati dal presidente del Senato a comporre la Giunta non solo non possono rifiutare la nomina ma non possono nemmeno dare le dimissioni. L'unica possibilità prevista è che il presidente del Senato «può sostituire un componente della Giunta che non possa per gravissimi motivi partecipare, per un periodo prolungato, alle sedute della Giunta stessa».
«Buongiorno a tutti voi, amici. Chi scrive ora, come già accaduto in altre occasioni, è il collaboratore di Vito Crimi, che aggiorna la sua pagina quando Vito non è in condizione di poterlo fare (come è di norma per tantissimi altri collaboratori parlamentari). Alcune precisazioni: a) il post relativo a Berlusconi è stato inserito alle ore 10.04, prima dell'inizio dei lavori in Camera di Consiglio. b) i post successivi, già programmati (relativi a Lampedusa ed al resoconto "5 giorni a 5 stelle") sono stati inseriti dal sottoscritto. In fede, Adriano Nitto Collaboratore parlamentare di Vito Crimi». È quanto si legge sulla pagina Facebook di Crimi, dopo le polemiche sollevate dal commento su Berlusconi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero