Cremona, giubbotto catarifrangente e niente minigonna per le prostitute

Cremona, giubbotto catarifrangente e niente minigonna per le prostitute
Giubbotto catarifrangente e divieto di minigonna. Le lucciole dovranno vestirsi come gli operai che lavorano nei cantieri. E’...

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Giubbotto catarifrangente e divieto di minigonna. Le lucciole dovranno vestirsi come gli operai che lavorano nei cantieri.


E’ l'ordinanza che il Comune di Spino d’Adda, in provincia di Cremona, si appresta a varare per combattere il fenomeno della prostituzione.



Secondo il vicesindaco della cittadina lombarda Luciano Sinigaglia, l’obbligo di far indossare i giubbotti catarifrangenti e il divieto di mettere la minigonna (al posto di questa solo pantaloni) da parte delle lavoratrici del sesso, toglierà dalla strada statale Paullese centinaia di ragazze dai facili costumi. Per chi non rispetterà l’ordinanza la multa sarà di 500 euro. E alla seconda infrazione, scatta la segnalazione della prostituta in Prefettura. Una proposta che ha fatto il giro dell’Europa ed è finita anche sulle pagine del quotidiano britannico “Mirror”.



L'idea dell'ordinanza è venuta al vicesindaco del paese Luciano Sinigaglia, il quale si è preoccupato di equiparare le lavoratrici del sesso, la cui presenza massiccia sulla Paullese è fenomeno noto per tutti coloro che la percorrono abitualmente, agli operai dei cantieri stradali o agli automobilisti che si trovano a dover riparare la loro auto in panne. Una maniera per aumentare la sicurezza delle prostitute, forse, anche se l'ordinanza persegue principalmente l'obiettivo di disincentivare la prostituzione, che col raddoppio del tratto stradale tra Cremona e Milano è aumentata sensibilmente.



Già nel 2011 il comune nel Cremasco aveva emanato un provvedimento per arginare il fenomeno, adesso la nuova offensiva che dovrebbe entrare in vigore a breve. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero