Un militante cinquantenne del Centro sociale antagonista Dordoni di Cremona è ricoverato in coma in prognosi riservata all'ospedale Maggiore cittadino, dove è tenuto sotto...
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Prima del derby di calcio di Lega Pro fra Cremonese e Mantova, le autorità cittadine pensavano che potessero verificarsi scontri tra i tifosi delle due squadre, storicamente avversari.
Protagonisti dei tafferugli sono stati invece tutti tifosi della Cremonese, divisi anche all'interno dello stadio Zini in due settori, uno occupato dai militanti del centro sociale Dordoni e l'altro da militanti di Casapound che in città ha una sede.
Al termine della partita, verso le 18.30, i due gruppi si sono affrontati con spranghe e bastoni in via Mantova e il bilancio finale è di cinque feriti. Tra loro, un cinquantenne cremonese, autonomo che frequenta abitualmente il Centro sociale antagonista Dordoni, che ha riportato lesioni alla testa ed è ora ricoverato in coma all'ospedale Maggiore.
«Quello di questa sera non è un episodio isolato Risalgono a ieri le ultime intimidazioni da parte di centri sociali e Pd a Firenze e a poche settimane l'ordigno esploso contro la nostra sede di Parma. È evidente che è in atto una nuova campagna di violenza 'rossà probabilmente tesa a creare una cortina fumogena a difesa del governo Renzi». Lo dice in una nota il leader di CasaPound Italia Gianluca Iannone, dopo gli scontri a Cremona in cui è rimasto ferito in modo grave un militante del movimento.
Nella nota, in cui Iannone invita «tutte le comunità presenti sul territorio nazionale è a non accettare provocazioni di alcun genere di continuare a lavorare come sempre», Casapound dice che «dopo la partita Cremonese-Mantova una decina tra nostri militanti e simpatizzanti sono stati aggrediti nel parcheggio dello stadio da militanti armati di spranghe e bastoni del centro sociale Dordoni.
«I compagni e le compagne del Csa Dordoni - hanno replicato i militanti del centro sociale - riferiscono di un vero e proprio agguato premeditato da parte di 50 fascisti armati di spranghe, che hanno approfittato del derby allo stadio per raccogliere a chiamata alcuni volti noti di fascisti di altre città, in particolare Parma e Brescia. Intorno alle 18 l'assalto prima da parte di un gruppo di 10 fascisti, raggiunti poco dopo da altri 40 vigliacchi sbucati dalla via vicina al Dordoni. Durante l'aggressione Emilio, compagno storico cremonese, è stato colpito al volto con una spranga e ora si trova all'ospedale, in coma, con una grave emorragia cerebrale e in pericolo di vita». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero