Un uomo solo, rimasto senza parenti o amici, muore in ospedale a Crema (Cremona). Il parroco del duomo don Emilio Lingiardi, esorta i fedeli a diventarne la famiglia, a garantire,...
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Oggi, una cattedrale gremita ha risposto all'invito del sacerdote. «Sono commosso dalla scelta dei parrocchiani e voglio ricordare che situazioni di disagio e solitudine, come questa, non sono parte solo di realtà lontane e grandi, come Milano o altre metropoli. Anche la città di Crema, nel suo piccolo, vive queste situazioni. L'importante è riconoscerle, prima stando accanto ai tanti malati ricoverati negli ospedali o in altre strutture e poi nel momento della morte».
Don Emilio aveva conosciuto il settantaquattrenne originario di Rivolta d'Adda (Cremona) durante una delle visite ai malati, nel reparto dell'Hospice all'ospedale Kennedy, Fondazione Benefattori Cremaschi. Era rimasto solo dopo la morte della madre, tre anni fa, che ha accudito fino all'ultimo, chiudendosi alle relazioni esterne. Poi i problemi di salute, il ricovero all'hospice e la sola compagnia dei volontari e del personale della struttura. Ho voluto che almeno ai funerali fosse sostenuto dal calore famigliare. La parrocchia ha provveduto a coprire i costi e la gestione delle esequie. La salma sarà cremata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero