Costa Concordia, Schettino malato assiste all'udienza: oggi le conclusioni della difesa

Costa Concordia, Schettino malato assiste all'udienza: oggi le conclusioni della difesa
Malato ma presente in aula Francesco Schettino alla 69esima udienza del processo di Grosseto per il naufragio della Costa Concordia. ...

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Malato ma presente in aula Francesco Schettino alla 69esima udienza del processo di Grosseto per il naufragio della Costa Concordia.


Il suo difensore Domenico Pepe prima di proseguire l'arringa della difesa dopo le udienze di giovedì e

venerdì scorso ha consegnato ai giudici un certificato medico. Schettino, che è anche stato visitato dalla guardia medica di Grosseto, ha acconsentito alla

prosecuzione del processo e ha preso posto accanto ai suoi legali dove opera sui computer.



Oggi si concluderà la discussione della difesa: il difensore ha protestato con i giudici perchè la procura venerdì scorso ha depositato in cancelleria una memoria di 400 pagine parlando di «abuso processuale» per il poco tempo a disposizione per studiarle. Ma il presidente del collegio Giovanni

Puliatti ha ricordato che si tratta della requisitoria dei pm, già ascoltata in aula e che pertanto non si pone il problema di assegnare del tempo ulteriore per

leggerle.



L'arringa

Il difensore Domenco Pepe ha chiesto «l'assoluzione per l'omicidio colposo e per l'abbandono di nave» per Francesco Schettino. «La sentenza», spiega l'avvocato, è «attesa per mercoledì».



«Per quanto riguarda il naufragio avevo presentato richiesta di patteggiamento», sottolinea Pepe.



Nel naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all'Isola del Giglio, una delle più gravi sciagure marittime della storia italiana, morirono 32 persone

mentre altre 100 rimasero ferite. Quanto a Costa, sottolinea l'avvocato, più che interferenze, «hanno esasperato e forzato alcune problematiche».



Quanto poi al pm che ha definito Schettino «idiota», l'avvocato chiarisce: «È una cosa che non era proprio opportuno fare, che non si fa neanche nei confronti dei delinquenti più perversi, figuriamoci di un uomo accusato di omicidio colposo, di un uomo incensurato».

«Schettino è stato trattato in maniera eccessivamente violenta - aggiunge - da parte di tutti, del pm, della stampa, dei network.


Questo - conclude - è stato un atteggiamento incomprensibile». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero