Al grido "Allah Akbar", un commando formato da almeno dieci terroristi armati fino ai denti ha aperto oggi il fuoco con armi automatiche in tre lussuosi hotel su una...
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Un altro testimone ha detto che i terroristi parlavano arabo. Hanno costretto anche due ragazzini ad inginocchiarsi e pregare, e poi ne hanno ucciso uno dei due. Online sono poi state postate numerose foto che mostravano diversi corpi insanguinati riversi sulla sabbia, tra le palme, vicino al mare. E anche dei video in cui si possono vedere numerosi turisti che fuggono dalla spiaggia verso gli alberghi; delle foto di un gilè di tipo militare e delle bombe a mano, e anche alcuni caricatori ricurvi per fucile mitragliatore, presumibilmente abbandonati dai terroristi. Grand-Bassam, iscritto dall'Unesco nel 2012 nella lista dei siti patrimonio dell'Umanità per i suoi edifici in stile coloniale, dista appena una quarantina di chilometri Abidjan. È spesso meta di turisti, funzionari governativi e dipendenti delle numerose aziende francesi che hanno sedi nella capitale, specie durante il fine settimana. Alcune fonti di stampa hanno riferito che in zona oggi c'era una delegazione dell'ambasciata americana.
Tuttavia, la stessa ambasciata ha poi via Twitter fatto sapere che non risultano prove che cittadini Usa siano stati obiettivo dell'attacco o che ne siano rimasti feriti. Già all'inizio dell'anno Parigi aveva avvisato Abidjan che la Costa d'Avorio era con ogni probabilità nel mirino dei terroristi jihadisti. Specie dopo i sanguinosi attacchi contro alberghi in due Paesi suoi confinanti, il Mali, a novembre, e il Burkina Faso, a gennaio. «La Francia assicura sostegno logistico e informazioni alla Costa d'Avorio per trovare gli aggressori continuerà e intensificherà la cooperazione con i suoi partner nella lotta al terrorismo», ha promesso Hollande. Il fatto che i terroristi siano arrivati dal mare, in barca, certo fa immediatamente pensare al massacro di 39 persone compiuto il 26 giugno dello scorso anno in Tunisia, a Sousse, e rivendicato dallo Stato islamico. Anche allora i terroristi arrivarono dal mare. Tuttavia, in questo caso, secondo quanto riferisce il sito web Site, l'azione è stata rivendicata da Aqmi, al Qaida nel Maghreb islamico. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero