MILANO - "Sto male, ho seri problemi psicologici e vi chiedo di darmi un'opportunità". E' un appello accorato quello con cui Fabrizio Corona, in carcere da due anni e con...
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GRAZIA AL PRESIDENTE
"Fabrizio Corona è un uomo molto sofferente, sta patendo stati d'ansia, attacchi di panico, depressione e problemi seri dal punto di vista psicologico e psichiatrico", spiega il suo difensore Ivano Chiesa. Per il fotografo viene chiesta la possibilità di proseguire il regime detentivo in una comunità, probabilmente quella di Don Mazzi, che recentemente si è detto disponibile ad accoglierlo. Ma i legali puntano piu' in alto: "Spreriamo che il nuovo presidente della Repubblica, quando sarà eletto, ci dia una mano e gli conceda la grazia parziale". Un'istanza gia' presentata nelle scorse settimane all'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e ora la questione approdera' sul tavolo del prossimo presidente: l'obiettivo e' la cencellazione di parte di condanna, 2 anni e 6 mesi circa, che l'ex paparazzo deve ancora scontare in relazione alla pena di 5 anni inflitta per il foto ricatto ai danni dell'ex attaccante della Juventus David Trezeguet. «Fabrizio - assicura Chiesa - non è un soggetto pericoloso, come sostiene la Cassazione, ma un uomo intelligente, che ha già detto di aver sbagliato e che ora, come ha dimostrato anche oggi davanti ai giudici, si comporta da gentiluomo". E inoltre è anche «un grande contribuente italiano, dato che anche qualche settimana fa dal carcere ha versato al fisco un milione e mezzo di euro».
L'AFFETTO DEI FAN
L'istanza, sulla quale il giudice Beatrice Crosti dovrà pronunciarsi, indica ragioni di salute basate su una perizia psichiatrica che lo descrive come una personalità narcisistica e border line, con conseguenti stati depressivi ulteriormente amplificati dopo i due anni trascorsi in carcere. Risultato: non esce piu' dalla sua cella, rinuncia all'ora d'aria, non frequenta la palestra della casa circondariale di Opera. La mamma Gabriella e' preoccupata: "Anche se mio figlio ha sbagliato, ha avuto un cumulo di condanne eccessivo e va tutelata la sua salute". I domiciliari, dice la madre, non sono una scorciatoia ma una necessita' per un uomo che sta male". A Corona, in ogni caso, non manca il calore degli amici: ad attenderlo a palazzo di giustizia, oltre a Gabriella, c'erano diversi sostenitori che gli hanno gridato il loro affetto: "Coraggio Fabrizio, non mollare!".
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Il Messaggero