La Corea del Nord potrebbe presto avere il plutonio necessario per costruire una bomba. A lanciare l'allarme il numero uno dell'intelligence Usa James Clapper, spiegando...
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Telefonate in cui è stata ribadita la necessità di «una risposta internazionale forte e unitaria» di fonte alle provocazioni di Pyongyang. Concetto ribadito anche nelle telefonate che il segretario di Stato John Kerry e il capo del Pentagono Ash Carter hanno avuto con i loro omologhi di Giappone e Corea del Sud. L'amministrazione Obama, però, sarebbe sempre più decisa ad agire anche unilateralmente con nuove sanzioni e proseguendo i negoziati con Seul per il dispiegamento di uno scudo missilistico in grado di intercettare i razzi nordcoreani anche ad elevata altitudine. «Faremo ogni passo necessario per difendere i nostri alleati», ha ripetuto Obama, sottolineando come violazioni così gravi delle risoluzioni Onu non possano rimanere impunite. Anche perchè il vero timore di Washington è che Pyongyang possa vendere la sua tecnologia ad altri Paesi mediorientali o - ancor più inquietante - direttamente a gruppi terroristici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero