Arrivano a processo delle due donne sospettate dell'omicidio di Kim Jong Nam, il fratellastro del dittatore nordcoreano Kim Jong-un. Oggi un giudice malese ha fissato la prima...
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«Non si vede Siti Aishah lanciare nulla, ma solo andare via», ha affermato l'avvocato di Aishah, Soon Seng, riferendosi ai filmati di videosorveglianza pubblicati dai media giapponesi dopo l'assassinio e presentati oggi dalla polizia agli avvocati della difesa. «È una ragazza semplice dell'Indonesia», ha aggiunto, sostenendo che, prima del suo arresto, era stata una massaggiatrice al Flamingo Hotel a quattro stelle di Kuala Lumpur. L'avvocato di Doan, Hisyam Teh Poh Teik, ha riferito che la sua cliente, un'attrice, sta «bene» e ha insistito che «per il sistema giudiziario della Malesia si è innocenti fino a prova contraria». Entrambi gli avvocati hanno affermato che non si sarebbe dovuto permettere a quattro nordcoreani, che hanno lasciato la Malesia immediatamente dopo l'omicidio, di andare via. «Crediamo che i principali sospetti siano loro e, se fossero arrestati, sarebbe tutto molto più semplice», ha detto Gooi. L'agente chimico usato, il gas nervino, è classificato come un'arma di distruzione di massa dalle Nazioni Unite. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero