Figlie costrette a prostituirsi e girare film pedopornografici, coppia Usa alla sbarra

Connie e Ronnie Lee McCall
Costringevano le loro figlie di 12, 15 e 17 anni ad avere rapporti sessuali a pagamento con adulti. Ronnie Lee McCall, 61 anni e sua moglie Connie, 40 sono comparsi in tribunale...

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Costringevano le loro figlie di 12, 15 e 17 anni ad avere rapporti sessuali a pagamento con adulti. Ronnie Lee McCall, 61 anni e sua moglie Connie, 40 sono comparsi in tribunale per quello che è stato giudicato uno degli scandali sessuali più sconvolgenti degli ultimi venti anni negli Stati Uniti.




Gli incontri erano spesso filmati per finire nel mercato illegale dei video porno. I fatti sono accaduti a Johnson City, nel Tennessee. La coppia ha anche un’altra figlia di cinque anni. Non è chiaro al momento se anche lei abbia preso parte agli incontri sessuali. Gli investigatori hanno scoperto i fatti dopo aver condotto indagini sulle condizioni di igiene precaria in cui vivevano i loro figli in una roulotte. Gli assistenti sociali e il personale inviato dalle autorità, nei primi incontri avevano constatato come la più piccola delle figlie avesse denti marci, ferite provocate da pulci, pidocchi e tigna. «La loro figlia minore era in condizioni terribili – ha dichiarato al canale televisivo del Tennessee Wate 6 Debbie Dunn, agente investigativo della polizia di Johnson City – Aveva alcuni denti neri, altri con dei buchi. Il luogo in cui questi bambini vivevano era immerso nel sudiciume. Questi sono fatti imperdonabili».



Le indagini delle autorità hanno poi fatto emergere come questo fosse solo l’inizio. Il caso ha assunto rilevanza federale quando le autorità solo venute a conoscenza del fatto che la coppia aveva offerto le prestazioni sessuali di una delle figlie prima in città e poi nello stato della South Carolina, per girare un video porno illegale. La ragazza era stata poi violentata e filmata da un uomo che si è in seguito suicidato, ha dichiarato il procuratore distrettuale della contea di Washington Tony Clark: «La faccenda è questa: le indagini mostrano due genitori che ricavano denaro sfruttando sessualmente i loro figli minori per girare video pedo-pornografici. Questo è uno dei peggiori casi di sfruttamento sessuale in venti anni di carriera». I bambini sono ora ospitati in una struttura di ricovero per minori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero