Contromano a 260 km/h uccidono una donna, è ancora caccia all'Audi in fuga

La Polstrada del Veneto ha potenziato ulteriormente, dopo gli avvistamenti delle ultime ore, i controlli lungo le autostrade del Veneto per riuscire a bloccare l'Audi Rs4...

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La Polstrada del Veneto ha potenziato ulteriormente, dopo gli avvistamenti delle ultime ore, i controlli lungo le autostrade del Veneto per riuscire a bloccare l'Audi Rs4 gialla con tre banditi a bordo, responsabili di numerose rapine ma anche della morte di una donna 58enne di origini russe.




La vettura, che monta un motore Lamborghini, ha infatti percorso contromano il Passante di Mestre negli stessi momenti in cui la macchina della donna si schiantava contro un furgone. Gli ultimi avvistamenti risalgono a ieri sera e riguardano nuovamente la provincia di Vicenza, dove si suppone possa esserci la base della banda, composta da tre persone di origine slava-albanese. Nel frattempo in tutta la regione è ormai psicosi da Audi gialla: si moltiplicano le segnalazioni fatte alle forze dell'ordine e la fuga per ora senza sosta della vettura è diventata oggetto di acceso dibattito anche sulla 'retè. Al punto che è stata creata una pagina Facebook chiamata 'Audi giallà che riporta, tra l'altro, la foto dei tre malviventi ripresi da una telecamera in una stazione ferroviaria. «Hanno causato un incidente e mettono a rischio la vita di centinaia di persone quando si immettono in strade trafficate come in una roulette russa, inoltre sono pure armati - scrive Federico nella pagina, che ha già oltre 200 iscritti -.Penso ci siano tutti i presupposti per sparare da parte delle forze del ordine ma mi immagino già che se uno di quelli muore invece di indagare su di loro vanno ad indagarmi il carabiniere di turno».

Dello stesso tenore il commento di Denis: «Purtroppo (o per fortuna) si può sparare solo per difesa o per pericolo imminente. Quindi se questi non sparano per primi o non mostrano le armi tentando di usarle non gli si può sparare senza passare delle gran rogne».
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Il Messaggero