Il Capo dello Stato ai presidenti: «Pazienza e tenacia»

Il Capo dello Stato ai presidenti: «Pazienza e tenacia»
ROMA Silenzioso passaggio all'uscita dello Studio della Vetrata al Quirinale delle prime tre personalità ricevute dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, in apertura...

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ROMA Silenzioso passaggio all'uscita dello Studio della Vetrata al Quirinale delle prime tre personalità ricevute dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, in apertura delle consultazioni per la prima crisi di governo nel corso del suo mandato. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, quella della Camera, Laura Boldrini, e il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, hanno deluso le attese dei giornalisti che aspettavano qualche cenno sui contenuti dei loro colloqui con Mattarella. Silenziosissimi i presidenti dei due rami del Parlamento davanti ai giornalisti, ai quali Giorgio Napolitano ha solamente augurato «buon lavoro a tutti». Una riservatezza tipica delle alte cariche dello Stato al termine dei loro incontri nello studio presidenziale in occasione delle crisi di governo. Silenziosi di norma anche gli ex capi di Stato consultati, con l'eccezione di Francesco Cossiga che, in virtù della sua nota estroversione, elargiva talvolta agli astanti un piccolo briefing, non sempre fedele all'andamento del colloquio con i suoi successori al Quirinale, ma certamente in sintonia con il sentire politico del Picconatore.


La durata degli incontri di ieri è stata scrupolosamente contenuta nell'arco dei trenta minuti previsti, come saranno anche quelli che si succederanno oggi e domani con i rappresentanti dei partiti e dei gruppi parlamentari. Specchio, questo, di un'essenzialità e di un rigore cui sembra improntato ogni atto dell'attuale capo dello Stato nell'espletamento delle sue funzioni costituzionali.


Lungo l'elenco delle consultazioni di oggi con i rappresentanti dei partiti e dei gruppi minori. Nella giornata di domani gli incontri con le forze politiche più rappresentative che, in serata, dovrebbero aver dato a Mattarella sufficienti elementi di riflessione. Che il capo dello Stato, vaglierà e riesaminerà in una domenica di riservato ma prevedibilmente intenso lavoro. Un lavoro immerso nel «tempo della pazienza e della tenacia» - secondo il messaggio che lo stesso Mattarella ha consegnato ai suoi interlocutori - che potrebbe preludere a una decisione sul successivo passaggio della crisi - magari lo stesso conferimento dell'incarico - da molti ritenuto probabile per la giornata di lunedì. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero