Una voce sconosciuta all'altro capo del telefono. La presentazione veloce, spacciandosi per avvocato, poi la notizia drammatica e falsa - «Suo figlio è rimasto...
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L'ARRESTO
La donna, infatti, preoccupata per il figlio, ha consegnato il denaro. Ad attendere la falsa assistente, fuori dal palazzo, però, c'erano i Carabinieri che, impegnati nella perlustrazione della zona, avevano notato i suoi strani atteggiamenti. La somma è stata immediatamente restituita alla signora e la complice del falso legale è stata ammanettata e portata in caserma a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Non un caso eccezionale quello di San Lorenzo: la truffa del falso avvocato che telefona, facendo riferimento a fantomatici incidenti di familiari o parenti, infatti, secondo le stime degli stessi Carabinieri è una delle più diffuse in questo momento nell'ambito degli imbrogli a danno di over65 a Roma.
IL RECORD
Il problema dei raggiri ai meno giovani interessa tutto il territorio nazionale ma il Lazio è al secondo posto, dopo la Lombardia, tra le regioni con il maggior numero di casi. E gran parte degli episodi si verifica proprio nella Capitale. Così, in una strategia di prevenzione, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma ha deciso di avviare una serie di incontri con over65 e loro parenti concepiti come lezioni anti-truffa, partendo dalla descrizione dei profili dei possibili malintenzionati fino ad arrivare agli strumenti per difendersi. Il primo di questi momenti di confronto che interesseranno Roma e provincia si è tenuto, nei giorni scorsi, nella chiesa di San Giacomo in Augusta, dove, dopo la messa, il luogotenente Tommaso De Simone, comandante della Stazione Carabinieri di San Lorenzo in Lucina, ha preso la parola per dare indicazioni pratiche e concrete su come tutelarsi. Dopo l'incontro, è stato distribuito un vademecum di consigli: è opportuno non aprire agli sconosciuti, non consegnare denaro se i destinatari non hanno avvisato, diffidare di chi vuole controllare i soldi, chiamare il 112 per dubbi o problemi. E bisogna stare attenti anche alle false divise. Tra i raggiri ricorrenti, quello del truffatore che ruba un oggetto, seguito dall'arrivo del complice che si presenta come membro delle forze dell'ordine e, facendosi forte del recupero della refurtiva, chiede di verificare se manchi altro per poi procedere al furto vero e proprio. Dall'Arma, inoltre, l'appello al «massimo dialogo tra giovani e anziani per favorire una reale sensibilizzazione preventiva». L'invito all'attenzione è esteso a vicini di casa e impiegati di banca o uffici postali.
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Il Messaggero