Come in un film: due detenuti, condannati per omicidio, sono evasi dal carcere di massima sicurezza nello stato di New York facendo un buco nel muro della loro cella e seguendo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A quel punto si sono rese conto che nei letti dei due evasi c'erano solo dei manichini realizzati con lenzuola e magliette. Il classico stratagemma per superare i controlli a distanza. I due detenuti, Richard Matt, 48 anni, e David Sweat, di 34, hanno utilizzato trapani elettrici e attrezzi pesanti per fare il buco nel muro da cui raggiungere i tunnel sotto la prigione. Dove li abbiano presi non è ancora chiaro.
«Abbiamo più domande che risposte», ha detto Cuomo. Il piano di fuga, ha aggiunto, «era elaborato, sofisticato» e «prevedeva l'uso del trapano attraverso pareti e tubi di acciaio». Per ricatturare gli evasi vengono ora impiegati oltre 200 agenti di polizia, sia dello stato sia federali, che utilizzano anche tre elicotteri e cani, ma finora dei due non c'è traccia. E la polizia ammonisce: «sono pericolosi». Matt è stato condannato ad un minimo di 25 anni di prigione, con la possibilità di estendere la pena fino all'ergastolo, per aver rapito un uomo e averlo poi picchiato a morte. Sweat è stato condannato al carcere a vita senza possibilità di libertà vigilata per aver ucciso un poliziotto. È la prima volta che dei detenuti riescono a evadere dalla prigione di Dannemora sin da quando è stata aperta, nel lontano 1865. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero